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“Stangata di inizio anno”. Benzina, pedaggi, mezzi pubblici: tutti gli aumenti che scatteranno nel 2023

Pubblicato il 02/01/2023 13:49

L’anno nuovo è appena cominciato ma, salvo iniezioni di un’ingente quantità di ottimismo, per gli italiani non è che ci sia troppo da sorridere. Colpa dei rincari, pronti ad abbattersi sulle famiglie già dai primi giorni del 2023. In particolare, a preoccupare con l’inizio di gennaio sono le spese in più che dovranno sobbarcarsi gli automobilisti, che oltre all’aumento dei carburanti si troveranno ora a fare i conti anche con un aumento del 2% dei pedaggi sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia. E le brutte notizie non sono finite: a luglio, infatti, scatterà un ulteriore +1,34%. Una notizia che il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato ricordando come “sono scongiurati gli aumenti sulla maggior parte delle società autostradali”, visto che il 50% delle arterie resterà senza incrementi. Molti utenti non hanno mancato però di lamentarsi sui social di fronte all’ennesimo aumento in arrivo. (Continua a leggere dopo la foto)

A pesare sui carburanti è invece la decisione del governo di non prorogare gli sconti che erano stati introdotti a marzo, di fronte alle improvvise impennate dei prezzi nei distributori che avevano fatto gridare allo scandalo gli italiani. Stando alle previsioni, il prezzo medio nazionale della benzina dovrebbe quindi passare da 1,625 euro a 1,747. (Continua a leggere dopo la foto)

Il gasolio, allo stesso modo, dovrebbe aumentare da 1,689 euro a 1,811. Rialzi che, stando al Codacons, si tradurranno in una spesa maggiore quantificabile in 9,15 euro per ogni pieno, cifra che su base annua salirà a 219,6 euro per ogni vettura. Anche viaggiare sui mezzi pubblici ci costerà di più, sempre a causa dei rincari. (Continua a leggere dopo la foto)

In molte città d’Italia sono infatti attesi aumenti del prezzo dei mezzi pubblici: a Milano, per esempio, i biglietti per bus, metro e tram avranno un costo del 10% in più, col biglietto giornaliero che passerà da 2 euro a 2 euro e 20. A Roma, invece, gli aumenti sono attesi per agosto, con la Regione Lazio che nel frattempo cercherà fondi per evitarli.

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