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AstraZeneca, dagli Usa nuovi dubbi sul vaccino: “Dati obsoleti, impossibile stabilire l’efficacia”

Pubblicato il 23/03/2021 12:21

Neanche il tempo di sbandierare ai quattro venti i buoni dati in arrivo dagli Stati Uniti sul vaccino AstraZeneca (che sembravano evidenziare un’efficacia del 79%) che ecco subito arrivare, invece, la doccia fredda. Gelata. Le autorità americane hanno infatti messo apertamente in dubbio quei numeri, sostenendo che siano il frutto in realtà di “informazioni obsolete” e quindi non attendibili. A sostenerlo è il Niad (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) guidato da Anthony Fauci, che ha invitato ad abbandonare i toni trionfali e approfondire ulteriormente l’incidenza del farmaco anti-Covid sulla salute dei pazienti.

AstraZeneca, dagli Usa nuovi dubbi sul vaccino: "Dati obsoleti, impossibile stabilire l'efficacia"

“Il Data and Safety Monitoring Board – si legge nel comunicato ufficiale dell’istituto – è preoccupato che AstraZeneca possa aver fornito una stima incompleta sui dati di efficacia. Esortiamo l’azienda a lavorare con il Board per valutare la qualità dei dati e assicurarsi che vengano rese pubbliche quanto prima le cifre più precise, più aggiornate e più chiare possibile”. AstraZeneca era pronta a chiedere l’autorizzazione alla Food and Drug Administration (l0ente regolatorio dei farmaci negli Usa) per l’autorizzazione del suo vaccino anche nel territorio americano.

Un altro intoppo, dunque, per la casa farmaceutica anglo-svedese, dopo il caos che ha segnato i primi mesi di campagna di vaccinazione in Europa. Alcuni Paesi del Vecchio Continente avevano infatti deciso di sospendere la somministrazione del farmaco a seguito di casi sospetti di trombosi, con l’Italia a sua volta a dire “stop” dopo una decisione analoga da parte della Germania. Poi la retromarcia, con tanto di rassicurazioni da parte di esperti e scienziati in merito all’efficacia della cura. Con gli italiani che, però, continuano a vivere nella totale confusione a causa della schizofrenia del mondo della scienza e della politica.

A far scattare l’allarme erano stati i casi di una rara trombosi nelle persone vaccinate con AstraZeneca, che avevano portato allo stop precauzionale delle iniezioni nella maggior parte dei paesi europei. L’Agenzia europea per i medicinali Ema aveva raccomandato la ripresa delle vaccinazioni giovedì 18 marzo. Alcuni paesi dell’Europa del Nord ancora non hanno riavviato la campagna di inoculazioni, altri hanno deciso di farlo con regole proprie (come la Francia, che lo consente soltanto per pazienti under 55).

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