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Vaccini, l’Europa ci ha imposto uno spreco mostruoso. Quanto ci costano le 170ml di dosi da buttare

Pubblicato il 15/02/2023 08:46 - Aggiornato il 15/02/2023 10:50

Con il Covid che continua a fare sempre meno paura, gli italiani hanno da tempo scelto di dire “basta” e non vaccinarsi più. Caduti, finalmente, gli obblighi introdotti da Draghi e Speranza, le file virtuali si sono ridotte all’osso e di dosi non si parla praticamente più, nemmeno nelle testate e nei programmi tv mainstream. Con la conseguenza, prevedibile, che a fine 2023 potremmo essere costretti a mandare al macero addirittura 173 milioni di dosi inutilizzate, pagate a peso d’oro dall’Unione Europea e ancora ferme in magazzino senza che nessuno sappia bene cosa farci. Come spiegato dalla Stampa, infatti, nel contratto firmato dall’Ue con Pfizer ci sarebbe una clausola capestro che obbligherebbe Bruxelles all’acquisto di altre 450 milioni di fiale nel corso di quest’anno. Di queste, il 13,6% sarebbe destinato all’Italia che, però, non saprebbe come impiegarle, visto che sempre meno persone si sottopongono all’inoculazione. Uno spreco che potrebbe costarci una cifra a dir poco astronomica. (Continua a leggere dopo la foto)
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Calcolatrice alla mano, l’Italia potrebbe veder andare in fumo oltre 3 miliardi di euro, sotto forma di dosi di vaccino acquistate e poi gettate nel cestino. Una cifra che avremmo potuto investire in tanti settori chiave, a partire proprio dalla sanità pubblica, e che invece dovremo rassegnarci a ricondurre alla voce “clamorosi sprechi”. A fine estate sono arrivati nel nostro Paese i farmaci aggiornati contro Omicron 4 e 5: oltre 15 milioni di fiale, però, sarebbero ancora in cerca di un paziente. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo spreco dei vaccini: oltre 170 milioni di dosi buttate

A questi 15 milioni andranno poi aggiunti altri 61,2 milioni di dosi che l’Ue ci rifilerà nel corso del 2023 sulla base del contratto firmato con Pfizer, destinate a loro volta a rimanere imballate nelle scatole. La media delle somministrazioni nel nostro Paese è di 3,421 al giorno, in costante calo ormai da settimane e settimane. Con questo ritmo, per smaltire tutte le fiale ci vorrebbero più di 139 anni. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il contratto firmato dall’Ue con Pfizer resta secreto, ma considerando che nella sua prima versione il vaccino contro la variante Omicron aveva un costo di 19 euro a dose, è facile capire quanto imponente sarà la cifra gettata letteralmente al vento. Un disastro che ha visto Bruxelles finire sul banco degli imputati: gli utenti di tutto il mondo si chiedono come sia stato possibile firmare una clausola capestro così vincolante in un momento in cui la percezione della pandemia era già mutata. L’unico a sorridere, come sempre, alla fine sarà il colosso di Big Pharma.

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