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“8,5 milioni di vaccini gettati via”. La rivelazione che imbarazza il governo svedese: cosa è successo (e perché)

Pubblicato il 14/02/2023 15:26

Oltre 8,5 milioni di dosi di vaccino acquistate e poi gettate nel cestino, rimaste inutilizzate dopo essere state acquistate a peso d’oro. A rivelarlo è la testata Healt World, secondo la quale la Svezia avrebbe cestinato un numero altissimo di fiale, equivalenti a circa il 20% di tutte quelle acquistate. La notizia è stata rilanciata dalla testata dopo un’intervista rilasciata a Radio Sweden da Richard Bergstrom, coordinatore della campagna nazionale di vaccinazione della popolazione. Calcoli alla mano, il governo svedese avrebbe gettato dosi per un corrispettivo di 143 milioni di dollari, una cifra astronomica che ha scatenato forti polemiche in rete. Non sono mancati, infatti, utenti che hanno parlato di clamoroso spreco di soldi pubblici, che avrebbero potuto essere impiegati in maniera decisamente migliore. (Continua a leggere dopo la foto)
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8,5 milioni di vaccini buttati via in Svezia

Per quale motivo così tante dosi di vaccino sono state buttate via? Secondo lo stesso Bergstrom, il motivo va ricercato nelle aspettative errate del governo svedese (e in generale di quasi tutti quelli del mondo) nei confronti della pandemia. Il pericolo è infatti ormai alle spalle e tanti cittadini hanno scelto di non ricevere ulteriori inoculazioni. (Continua a leggere dopo la foto)

“In poche parole – ha spiegato Bergstrom a Radio Sweden – i cittadini hanno preferito non fare la quarta dose. E allo stesso modo hanno evitato anche la quinta, il cosiddetto booster. Si tratta di dosi di vaccino che erano già state acquistate e non c’era altra soluzione se non quella di distruggerle”. (Continua a leggere dopo la foto)

milioni vaccini buttati svezia

Secondo le statistiche svedesi, l’88,2% della popolazione maggiorenne ha ricevuto la prima dose e l’86,4 anche la seconda. Dopo la terza, però, la percezione della pandemia è cambiata e molti hanno preferito non prenotare ulteriori somministrazioni. Un problema sottolineato da molti analisti nel corso degli ultimi mesi: i Paesi occidentali hanno fatto scorte eccessive di farmaci e ora si trovano in difficoltà, con i magazzini pieni e con il numero di richieste in costante calo.

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