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“Irregolarità nel contratto per i vaccini”. L’incredibile rivelazione sugli accordi Pfizer-Ue

Pubblicato il 14/02/2023 12:44

Irregolarità nel contratto firmato dall’Unione Europea e Pfizer per la fornitura di vaccini. A sollevare il tema è stata in queste ore Kathleen Van Brempt, presidente dell’Eurocommissione d’inchiesta sul Covid del Parlamento Europeo e andata in queste ore all’attacco dell’azienda farmaceutica. Attraverso le pagine della Verità, ha infatti rilasciato una lunga intervista spiegando: “È compito della commissione sul Covid trarre lezioni dal modo in cui l’Ue ha affrontato la pandemia, incluso l’approvvigionamento congiunto dei vaccini”. Van Brempt ha poi sottolineato come “il rifiuto, sia da parte della Commissione europea sia da parte di Pfizer, di parlare della mancanza di trasparenza, mostra sprezzo per il ruolo del Parlamento Ue”. Per questa ragione “i coordinatori della commissione hanno deciso di chiedere il ritiro degli accrediti di lungo termine di Pfizer”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Al momento il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, si è rifiutato per ben due volte di presentarsi davanti alla Commissione d’inchiesta. L’invito inoltrato a Ursula von der Leyen a prendere parte a un’audizione e chiarire i punti ancora oscuri degli accordi relativi all’acquisto dei vaccini è invece ancora in attesa di una risposta ufficiale. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Kathleen Van Brempt, “stando al report della Corte dei conti europea dobbiamo concludere che ci sono irregolarità nel modo in cui è stato negoziato il terzo contratto con Pfizer”. Un passaggio che pone domande “sulla grave mancanza di trasparenza, a confronto con altri accordi d’acquisto, e sul coinvolgimento personale della presidente della Commissione nei negoziati”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come preiscato dalla stessa Kathleen Van Brempt, il terzo contratto stipulato con Pfizer “è l’unico accordo in cui la presidente della Commissione si è fatta personalmente carico delle trattative e per cui non è stata seguita la procedura ordinaria di negoziato”. Inoltre “è il solo contratto sul quale la Corte dei conti Ue non ha ricevuto alcuna informazione riguardante le trattative preliminari, benché essa abbia diritto di accedervi, in base ai trattati”.

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