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“Epidemia colposa”. La Procura di Bergamo ora fa tremare Speranza: lo scoop de Il Giornale

Pubblicato il 03/06/2021 08:14 - Aggiornato il 03/06/2021 09:48

Le indagini proseguono a ritmo serrato, e dalla Procura di Bergamo ora sono pronti a sganciare quella che potrebbe rivelarsi una vera “bomba” politica legata alla sanità italiana e, soprattutto, alla malagestione della pandemia dovuta al Covid. A tremare ora è ovviamente il ministro della Salute Speranza, ma non solo. Stando a quanto rivelato da Il Giornale, che spiega come una fonte abbia svelato che i magistrati (coordinati da Maria Cristina Rota) sono pronti a far partire una valanga di avvisi di garanzia sull’indagine per “epidemia colposa”. Di cosa si tratta? (Continua a leggere dopo la foto)

Una direttiva dell’Unione Europea del 2013 obbligava infatti l’Italia “a sviluppare un piano generico di preparazione a serie minacce transfrontaliere che potrebbero costituire un’emergenza sanitaria internazionale”. Come è noto, stando anche a quanto emerso dall’affaire Ranieri Guerra e dall’ormai noto rapporto del dottor Zambon fatto sparire, tutto questo non è stato fatto. E, questa è la tesi dei magistrati, tutto ciò ha portato all’incredibile numero di morti che ha avuto il nostro Paese. Come sostengono anche i familiari della vittime del Covid della bergamasca, tante vite potevano essere risparmiate. (Continua a leggere dopo la foto)

L’ipotesi dei pm è dunque che a tale compito si sarebbero sottratti ministri e dirigenti del ministero della Salute e chi avrebbe dovuto tradurre le linee guida in piani operativi regionali. I nomi nel mirino della Procura bergamasca, riferisce sempre Il Giornale, sarebbero quelli di Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo: uno è l’attuale Ministro della Salute, le altre due hanno occupato in precedenza lo stesso incarico. (Continua a leggere dopo la foto)

Oltre a loro nella lista dei destinatari degli avvisi di garanzia ci sarebbero Claudio D’Amario, Direttore Generale della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute da febbraio 2018, il suo predecessore Ranieri Guerra (indagato per le false dichiarazioni sul report Oms), Silvio Brusaferro, il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza e infine Giulio Gallera, ex assessore al Welfare in Lombardia.

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