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“Sospendete la vaccinazione delle donne in gravidanza”: l’allarmante studio di due ricercatori

Pubblicato il 10/11/2021 12:02

Il vaccino per le donne in gravidanza è davvero sicuro? Se lo stanno chiedendo in tanti, in questi giorni di confusione in cui, dalla terza dose alla durata della protezione dei farmaci anti-Covid, l’incertezza sembra regnare sovrana anche tra gli esperti o presunti tali. Un recente studio realizzato da un team guidato da Tom T. Shimabukuro e pubblicato sul New
England Journal of Medicine
sembra evidenziare come non sussisterebbero rischi per le future mamme. Altri due ricercatori, Aleisha R. Brock e Simon Thornley, sono partiti proprio da quella ricerca per sottolineare come, invece, di pericoli ce ne sarebbero eccome, soprattutto per le pazienti incinta da poche settimane.

L’analisi dal titolo “Spontaneous Abortions and Policies on COVID-19 mRNA Vaccine Use During Pregnancy” sottolinea come lo studio del team di Shimabukuro non sia in realtà per nulla rassicurante. La ricerca, basata sui dati forniti dai tre principali istituti di monitoraggio americani, non evidenziava nessun aumento di rischio a seguito della vaccinazione in gravidanza, con un tasso di aborti spontanei del 12,6% più o meno in linea con quelli registrati in gruppi di pazienti non vaccinati. Secondo Aleisha R. Brock e Simon Thornley, però, qualcosa non tornerebbe.

Le ricerche di Shimabukuro non avrebbero infatti preso in considerazione le differenti fasi della gravidanza in cui le donne ricevevano la vaccinazione. Trarre conclusioni generali non sarebbe, così, corretto per Aleisha R. Brock e Simon Thornley, che hanno evidenziato come la stessa Pfizer abbia ammesso: “I dati in nostro possesso sulla somministrazione del vaccino Comirnaty a donne incinta non sono sufficienti per giungere a delle conclusioni sulla sicurezza dell’inoculazione in gravidanza”. Nel frattempo i dati del VAERS  (l’ente americano Vaccine Adverse Event Reporting Systemhanno evidenziato 2.433 decessi fetali registrati in donne alle quali era stato iniettato uno dei farmaci anti-Covid, un trend in netto aumento rispetto al recente passato.

Aleisha R. Brock e Simon Thornley hanno sottolineato come i rischi di aborto spontaneo nelle prime settimane di gravidanza a seguito di vaccinazione potrebbero essere più alti di quanto stimato dal team di Shimabukuro, superiori addirittura “di 7-8 volte rispetto alle conclusioni degli autori” e hanno suggerito “l’immediata sospensione della somministrazione dei vaccini mRna per le donne in gravidanza o nella fase di allattamento fino all’ottenimento di dati più rassicuranti”.

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