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“Incostituzionale”. La sentenza che fa a pezzi l’Ue: “L’europa trema, ora può esplodere una bomba”

Pubblicato il 13/12/2023 10:05

Una sentenza che rischia di mettere in ginocchio l’Unione Europea e rivelare quanto fragile sia, in realtà, la struttura politica di Bruxelles. Di cosa stiamo parlando? Della decisione della Corte Costituzionale della Polonia di bollare come “contrarie al diritto costituzionale polacco” le sanzioni imposte dalla giustizia europea per il mancato rispetto delle sue decisioni. La Consulta di Varsavia, organismo sotto l’influenza del governo e che per questo secondo i vertici Ue “non soddisfa” i requisiti di un tribunale indipendente, ha stabilito che le multe imposte dalla giustizia europea alla Polonia a seguito della controversa riforma della giustizia e per le attività illegali di una miniera di carbone “sono contrarie alla Costituzione polacca”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le conseguenze, come spiegato da Libero Quotidiano, potrebbero ora andare ben al di là delle aule dei tribunali nazionali. Il rischio è quello di una vera e propria bomba politica, in un momento segnato da forti tensioni tra “euroentusiasti” ed “euroscettici”. Anche perché le prossime elezioni europee del 2024 potrebbero segnare il successo di tanti partiti sovranisti. (Continua a leggere dopo la foto)

Varsavia e Bruxelles sono ai ferri corti da anni sulla riforma della giustizia promossa dal governo conservatore polacco a guida PiS. I vertici del governo europeo ritengono che le riforme varate dall’esecutivo polacco ostacolino la libertà democratica, Varsavia ha però replicato sostenendo che la riforma sia necessaria per sradicare la corruzione tra i giudici. Bruxelles aveva comminato alla Polonia una multa pari a un milione di euro al giorno, poi dimezzata, per non aver applicato una sentenza della Corte di Giustizia europea che chiedeva modifiche alle procedure disciplinari per i giudici. (Continua a leggere dopo la foto)

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La Corte Ue aveva anche imposto a Varsavia una multa di 500.000 euro al giorno nel 2021 per essersi rifiutata di rispettare un ordine di chiusura della sua miniera di Turow che produce lignite o lignite. Il verdetto della Corte, rinviato più volte, è stato annunciato mentre il Parlamento polacco si preparava a votare il nuovo governo conservatore, che difficilmente otterrà il via libera delle Camere. Negli anni, la Corte polacca ha messo più volte in discussione il primato del diritto comunitario su quello nazionale.

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