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“Mi fa ridere!”. Giordano scatenato, come distrugge il nuovo paladino della sinistra (VIDEO)

Pubblicato il 13/12/2023 09:31 - Aggiornato il 13/12/2023 11:35
Marco Vizzardelli Mario Giordano

In uno slancio di protagonismo che sta dando i suoi frutti, dopo aver gridato “Viva l’Italia antifascista” alla prima della Scala, il signor Marco Vizzardelli passa da un’intervista all’altra, da un’ospitata all’altra. Aveva ragione Andy Warhol quando parlava dei 15 minuti di popolarità… Ebbene, l’ultima comparsata di questo giornalista esperto di ippica è stata da Bianca Berlinguer, che lo ha ospitato martedì 12 dicembre nel suo “È sempre Cartabianca“, su Rete4. La prima del “Don Carlo” alla Scala è rimasta impressa nell’immaginario italiano, grazie alla pompata dei soliti media, proprio per questo urlo dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale, alla presenza delle autorità, dalla senatrice a vita Liliana Segre al presidente del Senato Ignazio La Russa. In collegamento con la Berlinguer, però, c’era anche Mario Giordano, che in poche parole ha azzerato la polemica. (Continua a leggere dopo il video)
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Tutto è nato, ricordiamolo, per l’identificazione scattata dopo l’uscita di Vizzardelli da parte degli agenti della Digos, circostanza inevitabile vista l’importanza dell’evento in diretta tv, a prescindere dal contenuto del “grido” del giornalista come spiegato dalla stessa polizia. Il Pd, orfano di guide e di argomenti, ha subito identificato in Marco Vizzardelli il suo nuovo paladino. Passata l’ondata Patrick Zaki, ne serviva un altro. “Ancora oggi professarsi antifascisti dà fastidio a qualcuno”, dice a “È sempre Cartabianca”. A replicare, però, c’è Mario Giordano, che non ne può più, come tanti altri, di sentir parlare di regime e censura: “Mi fa ridere che ci sia un bisogno costante di richiamare l’allarme fascismo – commenta il giornalista – Non abbiamo visto le camicie nere per le strade, non c’è il sabato fascista e purtroppo i treni continuano ad arrivare in ritardo”.

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