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“Una strana coincidenza”. Covid, la Russia accusa gli USA: documenti segreti choc

Pubblicato il 12/12/2023 09:46
Russia origine Covid Usa

Nelle indagini sull’origine del Covid ora si apre un’altra pista. Una pista finora nascosta e che, a quanto pare, ha solide basi. Parlando di “una strana coincidenza”, la Russia rivela al mondo alcuni studi che gli Stati Uniti avrebbero condotto sul coronavirus tra il 2016 e il 2020, dunque ben prima dello scoppio della pandemia globale. “Il ministero della Difesa della Russia possiede dei documenti che indicano che gli Usa hanno effettuato una ricerca sui coronavirus nel periodo dal 2016 al 2020”, ha reso noto il comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica delle Forze armate russe, Igor Kirillov. Una vera bomba nel mondo dell’informazione internazionale. “Per una strana coincidenza – ha alluso Kirillov – la pandemia è stata preceduta da una serie di progetti di ricerca per lo studio sistematico dei coronavirus finanziati dall’amministrazione statunitense”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Durante la conferenza stampa, ripresa da Libero, Kirillov lascia intendere che gli Stati Uniti conoscessero questo virus prima della sua diffusione mondiale. “I documenti a nostra disposizione sul progetto ‘Valutazione del rischio di infezioni emergenti da pipistrelli insettivori in Ucraina e Georgia’ indicano una ricerca sui coronavirus tra il 2016 e il 2020”. Da questo rapporto sarebbe emersa l’identificazione, sul territorio ucraino, di “esemplari di pipistrelli che migrano fino a 800 chilometri nei Paesi come l’Ungheria e la Russia”. A questi studi, ha dichiarato Kirillov, avrebbero partecipato anche scienziati specializzati in rafforzamento dei virus pericolosi. (Continua a leggere dopo la foto)

Russia, accuse agli Usa per l’origine del Covid

Kirilov ha infine ribadito la convinzione secondo cui l’origine del virus non sarebbe naturale: “Abbiamo ripetutamente sottolineato che l’origine artificiale del Covid-19 è evidenziata dalla variabilità delle varianti genetiche, dalle differenze significative nella letalità e nella contagiosità, dall’irregolarità della distribuzione geografica e dalla natura imprevedibile del processo epidemico nel suo insieme”. Ora tutto il mondo vuole visionare questi documenti e, soprattutto, si attende una replica degli Stati Uniti a una accusa così forte.

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