x

x

Vai al contenuto

“Se tre dosi non hanno funzionato, perché ora la quarta?”. Il VIDEO del primario dell’Istituto tumori diventa virale

Pubblicato il 25/08/2022 09:13 - Aggiornato il 25/08/2022 09:23

“Se non hanno funzionato tre dosi, perché dovrebbe funzionare la quarta?”. Una domanda che continuano a farsi milioni di italiani, consapevoli del fatto che con l’avvicinarsi dell’inverno il governo (qualunque sia dopo le elezioni) tornerà puntualmente a cavalcare l’onda degli obblighi e delle restrizioni legati al Covid. E che ha posto in maniera esplicita, attraverso un video su Twitter Roy De Vita, fra i più conosciuti chirurghi plastici italiani.

Primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, De Vita ha sottolineato nel filmato come “secondo diversi organi di informazione sono stati acquistati dall’Italia negli ultimi anni oltre 321 milioni di dosi di vaccino, che divise per gli abitanti del nostro Paese fanno 5.35 dosi a persone. Ne abbiamo fatto 3. Avanzano a oggi oltre 141 milioni di dosi, che hanno un costo di circa 5 miliardi di euro. Soldi nostri letteralmente buttati via. Secondo la trasmissione Report, molte dosi sarebbero anche già scadute”.

De Vita si è poi concentrato su uno “dei più grandi misteri di questa pandemia”: “Perché secondo il governo gli anticorpi naturali dei guariti dovrebbero valere meno delle imitazioni anticorpali dei vaccinati?”. Una domanda alla quale nessuno ha ancora dato una risposta. Nel frattempo “i dati hanno sconfessato questo quadro”. Per quanto riguarda il futuro, con la quarta dose sempre più imminente, il medico ci è posto altri, inquietanti interrogativi.

“Qualcuno dovrebbe spiegarci in maniera convincente, non come farebbe il Marchese del Grillo, come mai questa quarta dose. Personalmente vivo un sentimento di curiosità e paura”. De Vita si è chiesto come mai, visto che le tre dosi fin qui somministrate obbligatoriamente alla popolazione non hanno funzionato, si stia procedendo spediti verso una nuova inoculazione. Se lo chiedono, oltre a lui, tantissimi cittadini, ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte del governo.

Ti potrebbe interessare anche: “Paragone e Italexit unica speranza”. L’analisi del filosofo Diego Fusaro: “Ecco perché è l’unico, vero voto di dissenso”