L’Italia sta per fermarsi. Succederà per mano dei sindacati, che hanno proclamato il primo sciopero generale dei trasporti per il 2024. Lo hanno annunciato le sigle Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, Usb, Sgb, Associazioni lavoratori Cobas e Orsa. La rivendicazione riguarda Salario, Sicurezza e Diritti. Sono questi i temi di base dello sciopero nazionale dei ferrotranvieri. Che riguarderà tutto il territorio nazionale. Durante la mobilitazione, saranno garantite solo le fasce protette per legge: da inizio servizio diurno alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59. La data scelta dai sindacati per questa vera e propria “paralisi” del trasporto pubblico è quella di mercoledì 24 gennaio. Insomma, si ripropone uno spartito che aveva caratterizzato anche gli ultimi mesi del 2023.
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La frequenza delle astensioni dal lavoro aveva spinto il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a intervenire in più occasioni. Che aveva precettato gli scioperi indetti dai sindacati, con la consegueza di un braccio di ferro continuo con le associazioni di categoria. “Il diritto allo sciopero per chiedere salari più adeguati non si tocca”, aveva spiegato Salvini. “Ma lo stop dev’essere di 4 ore e non di 24”. Si era sotto Natale, e l’interruzione per la giornata intera era stata bollata dal leader leghista come “una follia”. Vedremo adesso come reagirà il Ministro. Anche perché in vista ci sono altre mobilitazioni. Non sono ancora state stabilite le date per le astensioni dal lavoro future, ma di certo i sindacati non si fermeranno. Il braccio di ferro continua.
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