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Lo “sporco gioco” dell’Austria: “Ostacola e danneggia le aziende italiane.” È crisi diplomatica: cosa succede

Pubblicato il 25/01/2023 19:20 - Aggiornato il 25/01/2023 19:23

Matteo Salvini, in qualità di ministro dei Trasporti, ha annunciato la richiesta ufficiale della procedura di infrazione contro l’Austria, a causa delle limitazioni al traffico pesante sul Brennero, che danneggiano principalmente gli autostraportatori italiani. Da alcuni giorni, come si ricorderà, lo stesso Salvini invocava una composizione della questione. L’Austria, incurante dei richiami dell’Unione europea, continua ad applicare il contingentamento della circolazione dei mezzi pesanti, che consente il passaggio al Brennero di soli 300 veicoli ogni ora, ufficialmente per contrastare l’inquinamento, e rallenta notevolmente il rientro di molti nostri autotrasportatori, con danni a cascata per l’intera filiera economico-industriale. Attraverso i valichi alpini transitano merci per quasi 500 milioni di tonnellate e un terzo utilizza il corridoio del Brennero. Ecco perché Salvini parla di concorrenza sleale. Intervenuto stamane al convegno di Conftrasporto-Confcommercio sul futuro dei trasporti e della logistica, effettivamente lo scenario più indicato per l’annuncio, il leader del Carroccio si è soffermato proprio sull’annosa questione, annunciando la procedura nei confronti dell’Austria, che verrà inoltrata al Commissario europeo dei Trasporti, Adina-Ioana Vălean. La libera circolazione delle merci, se garantita, assicurerebbe 390 miliardi di euro in più per l’economia europea. “Non è possibile che i trattati valgano per qualcuno sì e per qualcuno no. Se non la riusciamo a risolvere con le buone maniere, con i tavoli di confronto tecnico, con la buona educazione, con il rispetto dei trattati internazionali vi aspetto e andiamo insieme al Brennero”, ha detto Salvini a margine del congresso. Il ministro dei trasporti ha dunque puntualizzato che “Se c’è un trattato che norma la libera circolazione delle merci, non può esserci un divieto d’accesso”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sono stati numerosi i tentativi di ricucire lo strappo da parte dell’Italia, ha raccontato ai presenti Salvini, eppure nessuno di questi ha prodotto i risultati che si speravano: “In questi 96 giorni ho portato pazienza, ho scritto lettere, ho incontrato ministri, ho incontrato il commissario europeo dei Trasporti e ho riscritto”. La procedura di infrazione (chiamata anche ricorso per inadempimento, nella fase contenziosa della procedura) è un procedimento a carattere giurisdizionale eventuale, disciplinato dagli articoli 258 e 259 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, volto a sanzionare gli Stati membri a responsabili della violazione degli obblighi derivanti dal diritto comunitario. Soddisfazione è stata espressa dal “padrone di casa” del convegno, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Soddisfazione per diverse ragioni, afferma: “dalle limitazioni dei Tir al Brennero, ai temi legati alla portualitá e all’intermodalità ferroviaria, per accrescere la competitivitá del nostro Paese”. (Continua a leggere dopo la foto)

Matteo Salvini ha incassato anche il plauso del presidente della Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che parla di “misure reiterate” che danneggiano tutta la nostra economia, dichiarandosi da sempre in prima linea per chiedere un intervento deciso in Europa per chiedere il rispetto del principio della libera circolazione di persone e merci nell’area Shengen, esprime il suo appoggio alle dichiarazioni rese dal ministro dei Trasporti.

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