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“Vanno vaccinati tutti”. La nuova crociata di Ricciardi, cosa vuole fare adesso

Pubblicato il 03/03/2022 10:33 - Aggiornato il 07/12/2022 18:07

La guerra in Ucraina ha messo decisamente in ombra la questione Covid e i relativi televirologi che giravano di salotto tv in salotto tv da mattina a sera. Loro, i televirologi, però non si sono dati per vinti e hanno iniziato a parlare di guerra. Bassetti ha addirittura detto di essere pronto a imbracciare le armi. La Viola si è data ad analisi di geopolitica su La Stampa, Pregliasco ha continuato a sparare le sue (no, non parliamo di pallottole). Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, invece è andato in una sorta di astinenza da vaccinazione. E così, mentre gli over 50 italiani colpiti dal vergognoso obbligo imposto dal governo Draghi sono in fuga dagli hub (-70% di vaccinazioni) e non ne vogliono sapere della punturina, Ricciardi sta pensando bene di passare ai profughi della guerra e fare il vaccino anche a loro. Non solo la guerra, dunque, ma un’altra imposizione. (Continua a leggere dopo la foto)

“Servono grandi campagne vaccinali all’arrivo dei profughi della guerra, naturalmente se possibile nei punti di transito”, raccomanda Ricciardi intervistato su RaiNews 24. “Queste popolazioni sono scarsamente vaccinate – ricorda il docente di Igiene all’università Cattolica -. Succede in Russia, ma succede in generale in tutti i Paesi dell’Est, dove la percentuale di copertura” vaccinale contro il coronavirus pandemico “non supera il 60%, quindi è chiaro che c’è bisogno di cautela. C’è bisogno di proteggere innanzitutto loro e poi naturalmente anche noi – avverte Ricciardi – per evitare di rimettere in circolazione il virus in maniera ancora più forte di quanto in questo momento sia in Italia, dove circa 5 milioni di persone – precisa – ancora non sono vaccinate”. (Continua a leggere dopo la foto)

La guerra in Ucraina sotto il continuo attacco della Russia “è una tragedia che si aggiunge alla tragedia, perché noi sappiamo che il virus” Sars-CoV-2 “continua a circolare praticamente incontrastato in quei Paesi”, sottolinea ancora Walter Ricciardi. “Abbiamo più dati sulla Russia che sull’Ucraina”, precisa il docente di Igiene all’università Cattolica, ricordando che Covid-19 “in Russia ha fatto una strage e continua a fare strage per una serie di fattori, organizzativi ma anche religiosi, perché la chiesa ortodossa russa ha fatto una campagna attiva sconsigliando il vaccino. Hanno avuto centinaia di migliaia di morti e questo naturalmente continuerà a essere, purtroppo – prevede Ricciardi – in un momento in cui la guerra si aggiunge alla catastrofe della pandemia”.

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