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Pronti al blackout dei telefonini. L’Europa si prepara: “Telecomunicazioni a rischio”. La situazione

Pubblicato il 30/09/2022 20:00

Soltanto qualche mese fa era impensabile: i telefoni cellulari potrebbero rimanere spenti in Europa quest’inverno se i tagli di corrente o i razionamenti energetici dovessero mettere fuori uso parti delle reti mobili nel territorio continentale. La decisione della Russia di interrompere le forniture di gas attraverso la principale via di approvvigionamento dell’Europa, in seguito al conflitto in Ucraina, ha aumentato le possibilità di carenza di energia. Alcuni Paesi dell’Unione Europea, tra cui Francia, Svezia e Germania, stanno cercando di garantire che le comunicazioni possano continuare anche se le interruzioni di corrente dovessero esaurire le batterie di riserva installate sulle migliaia di antenne cellulari sparse sul loro territorio.
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Il rischio è concreto

I funzionari del settore delle telecomunicazioni temono che un inverno rigido possa mettere a dura prova le infrastrutture di telecomunicazione europee, costringendo le aziende e i governi a cercare di mitigarne l’impatto. Quattro dirigenti del settore delle telecomunicazioni hanno dichiarato a Reuters che attualmente in molti Paesi europei non esistono sistemi di back-up sufficienti a garantire la continuità del servizio in caso di interruzioni di corrente di ampia portata. La prospettiva di interruzioni della telefonia mobile è molto più di un semplice rischio.
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Francia

In Francia è stato presentato un piano d’emergenza dal distributore di energia elettrica Enedis, il quale prevede potenziali interruzioni di corrente fino a due ore nel peggiore dei casi. I black-out generali interesserebbero solo alcune parti del Paese a rotazione. I servizi essenziali, come gli ospedali, la polizia e il governo, non subiranno ripercussioni, hanno dichiarato le fonti. Il governo francese, gli operatori delle telecomunicazioni e l’Enedis, avrebbero già avuto colloqui sulla questione nel corso dell’estate. Enedis si è però rifiutata di commentare il contenuto dei colloqui avuti con il governo sulla questione. In una dichiarazione rilasciata a Reuters, Enedis ha affermato che tutti i clienti abituali saranno trattati allo stesso modo in caso di interruzioni eccezionali. Anche un portavoce del Ministero delle Finanze francese ha rifiutato di commentare i colloqui con Enedis, i gruppi di telecomunicazioni e il governo.
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Svezia, Germania e Italia

Anche le società di telecomunicazioni in Svezia e Germania hanno sollevato molte preoccupazioni a riguardo, discutendo sulle eventuali strategie da adottare con i rispettivi governi per la potenziale carenza di energia elettrica. L’autorità svedese di regolamentazione delle telecomunicazioni PTS sta lavorando con gli operatori di telecomunicazioni e altre agenzie governative per trovare soluzioni. Questo include discussioni su cosa accadrà in caso di razionamento dell’elettricità. La lobby italiana delle telecomunicazioni ha dichiarato a Reuters che vuole che la rete mobile sia esclusa da qualsiasi interruzione di corrente o di risparmio energetico e che solleverà la questione con il nuovo governo italiano. “Le interruzioni di corrente aumentano la probabilità che i componenti elettronici si guastino se sottoposti a brusche interruzioni”, ha detto in un’intervista il capo della lobby delle telecomunicazioni Massimo Sarmi.
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Cosa si sta facendo

I quattro dirigenti delle telecomunicazioni hanno dichiarato che gli operatori europei devono rivedere le loro reti per ridurre l’utilizzo di energia supplementare e modernizzare le loro apparecchiature utilizzando progetti radio più efficienti dal punto di vista energetico. Per risparmiare energia, le società di telecomunicazioni stanno utilizzando software per ottimizzare il flusso del traffico, per far “dormire” le torri quando non sono in uso e per spegnere diverse bande dello spettro, hanno dichiarato le fonti a conoscenza della questione. Gli operatori di telecomunicazioni stanno inoltre collaborando con i governi nazionali per verificare l’esistenza di piani per il mantenimento dei servizi critici. Una situazione assolutamente da non sottovalutare dunque.

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