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“Nostre per sempre”. Putin festeggia l’annessione, durissima risposta di Biden. Zelensky: “Procedura d’urgenza”

Pubblicato il 30/09/2022 19:05

Poche ore fa Vladimir Putin ha tenuto il suo discorso relativo alla proclamazione dell’annessione dei territori di Donetsk, Lugansk, Zhaporizhzhia e Kherson alla Federazione Russa. Il presidente ha parlato davanti ai deputati della Duma, ai ministri ed alle autorità militari russe, tutti riuniti al Cremlino. Putin ha chiesto un minuto di silenzio per quelli che ha definito gli “eroi” che combattono in Ucraina e per le “vittime delle azioni terroristiche di Kiev”. “Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre”, ha sottolineato Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.
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“Negoziati o useremo ogni mezzo”

Secondo il presidente russo è arrivato il momento di dare una spallata al conflitto: “L’Ucraina deve cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta dell’annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non è più in discussione”. Putin ha inoltre ribadito un concetto molto forte, già espresso nei giorni scorsi: “Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione”. Un’affermazione coadiuvata dalla notizia del maxi-bando per l’acquisto di enormi quantità di ioduro di potassio, una sostanza necessaria per la produzione di milioni di compresse di un farmaco anti-radiazioni.
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Putin accusa gli Stati Uniti

Nel pomposo discorso di oggi pomeriggio, il leader russo ha anche ribadito il suo astio nei confronti dell’alleanza atlantica: “Gli Stati Uniti vogliono trasformarci in una colonia“; “hanno paura della nostra cultura”; “i nostri avversari non capiscono che il nostro popolo non vorrà mai vivere sotto il comando dello straniero, non capiscono che la Russia ha risorse naturali incredibili”. Ma questa volta Putin è andato addirittura oltre, imputando agli Stati Uniti la responsabilità delle tre esplosioni avvenute lunedì scorso nel Mar Baltico ai gasdotti Nord Stream 1 e 2.
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La replica di Joe Biden

Di lì a poco sono arrivate le repliche del presidente USA Joe Biden e quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Biden ha subito reagito alla dichiarazione di annessione delle regioni russofone dichiarando che “Gli Stati Uniti condannano il fraudolento tentativo della Russia di annettersi oggi territorio sovrano ucraino. La Russia sta violando la legge internazionale, calpestando la carta dell’Onu e mostrando il suo disprezzo per tutte le nazioni pacifiche”. Poi ha aggiunto: “Non sbagliamoci, queste azioni non hanno legittimità. In risposta ai falsi proclami russi di annessione, gli Stati Uniti, insieme ad alleati e partner, oggi stanno annunciando le nuove sanzioni”.
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Zelensky chiede l’ingresso d’urgenza nella NATO

Immediata ed altrettanto forte è stata la risposta di Kiev. Proprio in questi minuti, infatti, il presidente Zelensky sarebbe in procinto di firmare la richiesta di adesione alla Nato, con procedura d’urgenza. Se l’Ucraina ricevesse il benestare di tutti gli Stati membri, sancendo l’ingresso nell’alleanza, l’intero blocco atlantico sarebbe de facto in guerra contro la Russia, avendo accolto un Paese invaso ed in pieno stato di guerra. Mai come oggi il mondo è ad un passo dalla terza guerra mondiale.

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