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“Più poveri e in recessione”. Ecco perché le banche centrali lavorano ad impoverirci. Parola di Sole 24 ore

Pubblicato il 24/10/2022 11:11

Incredibile ma vero, a dirlo ora è Il Sole 24 Ore: le banche centrali lavorano per impoverirci. È dunque da imputare (anche) a loro il fatto che siamo molto più poveri e in completa recessione. Scrive Vito Lops in un articolo dal titolo inequivocabile “Perché nel laboratorio delle banche centrali si lavora per creare subito una recessione”: “Una lotta contro il tempo. Le banche centrali sono chiamate a contrastare l’inflazione affinché non contagi tutti i settori della filiera economica, tantomeno i salari. E dato che trattasi di un’inflazione artificiale – creata nel laboratorio espansivo tanto monetario quanto fiscale del post-pandemia – va combattuta creando una recessione artificiale. È questa l’idea che sembra prendere piede soprattutto negli Stati Uniti. Anzi, dalla Federal Reserve, la banca centrale della prima economia al mondo”. Come funziona? E cosa sta succedendo quindi? (Continua a leggere dopo la foto)

“I prezzi continuano a crescere e restano elevati, mentre l’attività economica si espande in modo modesto”. È l’ultima fotografia sullo stato della prima economia al mondo scattata dalla Fed nel Beige Book, il rapporto che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria della riunione dell’1 e 2 novembre. Spiega Lops: “Il problema ovviamente riguarda le principali banche centrali a livello globale, con poche eccezioni. E tra Fed e Bce, ancora più complesso è il lavoro della seconda, dato che dalle parti dell’Eurozona c’è da fare i conti con un’economia più debole”. In tutto questo c’è di mezzo la gente normale, ci sono i cittadini, ormai sempre più poveri. Con gli italiani in testa. (Continua a leggere dopo la foto)

Il dilemma di Francoforte a questo punto è se convenga o meno, a questo punto, accelerare una crisi, cercando di gestirne gli effetti, che arriverebbe comunque nei prossimi mesi con ripercussioni probabilmente più pesanti. Ovvero, la via che sembra essere stata scelta dalla Fed. Conclude Vito Lops: “Quello che è invece possibile affermare con certezza è che, dopo due anni di allentamento quantitativo, le banche centrali hanno iniziato a restringere i propri bilanci e la liquidità sembra essere svanita nel giro di pochi mesi, rivelando acute vulnerabilità del sistema finanziario”. Della vulnerabilità della vita dei cittadini sempre più poveri però pare non interessare a nessuno. (Continua a leggere dopo la foto)

È ormai chiaro che la normalizzazione della politica monetaria sarà difficile e irta di rischi. “Un mix tossico di alta inflazione e crescita fiacca” pesa sull’Europa: “questo inverno più della metà dei paesi nell’area euro sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi” di crescita negativa. Lo afferma Alfred Kammer, il responsabile del Dipartimento europeo del Fmi. Fra i paesi che scivoleranno in recessione tecnica ci sono Germania e Italia (che avranno tre trimestri consecutivi di contrazione a partire dal terzo trimestre del 2022). E proprio in Italia il crescente numero di poveri è davvero un allarme.

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