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“Più rischi al cuore dopo la seconda dose di Moderna”: l’ammissione dell’Ema

Pubblicato il 07/10/2021 15:52 - Aggiornato il 07/12/2022 18:43

L’Ema ammette la possibilità di “effetti indesiderati per il cuore dopo la seconda dose di vaccino Moderna”. La conferma è arrivata dall’Adnkronos, che ha riportato le parole dell’agenzia europea del farmaco basate su “analisi preliminari di nuovi dati, relativi alle segnalazioni di effetti cardiaci indesiderati successivi a vaccinazione anti-Covid con prodotti a mRna, e provenienti da Paesi nordici, fra cui anche Svezia e Danimarca”.

"Più rischi al cuore dopo la seconda dose di Moderna": l'ammissione dell'Ema

Proprio Svezia e Danimarca, in queste ore, avevano annunciato a sorpresa lo stop alla somministrazione del vaccino ai giovani rispettivamente con meno di 30 e 18 anni. I dati raccolti, secondo l’Ema, “indicano la possibilità che il rischio di miocardite negli uomini più giovani possa essere maggiore dopo una seconda dose di Spikevax (ovvero il vaccino di Moderna) rispetto a una seconda dose di Comirnaty di Pfizer – BioNTech, sebbene sia necessaria un’ulteriore valutazione”.

Ora l’agenzia del farmaco “valuterà i nuovi dati per determinare se è necessario aggiornare i consigli attuali nelle informazioni di prodotto”. Alla base di questo nuovo allarme c’è un “aumento delle segnalazioni di effetti collaterali come miocardite e pericardite” aveva spiegato nelle scorse ore l’autorità svedese per la sanità pubblica, pur precisando che “il rischio di essere colpiti da questi effetti collaterali è molto basso”.

Conclusioni condivise anche dall’Ema, secondo la quale “le nuove analisi di dati provenienti da Paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia) mostrano come la miocardite si verifica più frequentemente dopo la seconda dose di Comirnaty e Spikevax”, oltre a suggerire la “possibilità che il rischio di miocardite negli uomini più giovani possa essere maggiore dopo una seconda dose di Spikevax rispetto a una seconda dose di Comirnaty, sebbene sia necessaria un’ulteriore valutazione dei dati”.

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