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Orsini non ci sta, querela Romano per le sue offese e torna in Rai

Pubblicato il 30/03/2022 09:03

Il professor Alessandro Orsini, docente di Sociologia del Terrorismo Internazionale, ha deciso di querelare il deputato del Pd Andrea Romano dopo che lo aveva tacciato di essere un “pifferaio della propaganda di Putin”. Andrea Romano è inoltre esponente della Commissione di Vigilanza Rai. Orsini è oggi un assiduo opinionista televisivo ed è finito al centro del fuoco incrociato per la colpa di provare a portare in tv un ragionamento diverso rispetto alla narrazione a senso unico sul conflitto in Ucraini. Su Facebook Orsini ha annunciato di aver dato mandato a uno studio legale di querelare l’Onorevole dem, che lo “sta diffamando”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Gli avvocati” – precisa il professore – “mi dicono che Andrea Romano, come parlamentare, gode della tutela garantitagli dall’art. 68 della Costituzione, che bloccherebbe il procedimento e renderebbe inutile la mia querela. Solo se rinunciasse a questo privilegio, potrei chiedere ai giudici di accertare, come ha detto Romano e come dovrebbe dimostrare, se io sono davvero il pifferaio di Putin. Questa sera sarò a #CartaBianca su Rai Tre. Gratuitamente”. Un atto di sfida, dunque, quello di Orsini, non soltanto ad Andrea Romano ma anche alla Rai, che ha stracciato il suo contratto nel programma condotto da Bianca Berlinguer. (Continua a leggere dopo la foto)

Come precisa Vigilanza Tv, la Berlinguer dal canto suo – con altrettanta temerarietà – riaccoglie nel suo studio il professore – ancorché non pagato – “malgrado l’opposizione dei vertici Rai, ovvero il Direttore di Rai3 Franco Di Mare e lo stesso Ad Rai Carlo Fuortes, che gli hanno impedito di percepire i pattuiti 2.000 euro a puntata per sei puntate. Secondo l’On. Romano, Alessandro Orsini “puntava a ricevere un sostanzioso compenso dalla Rai, dal Servizio Pubblico Radiotelevisivo, per rilanciare le tesi di Putin e del regime putiniano”. (Continua a leggere dopo la foto)

Bianca Berlinguer in un’intervista a La Stampa ha detto: “Mi sono sentita amareggiata e colpita nelle mie prerogative di autrice e responsabile del programma, che si esprimono anche nella libertà di decidere quali ospiti avere, quali contenuti dare per disegnare, insieme alla mia squadra, la fisionomia della trasmissione. Invece la decisione è stata presa senza che io venissi consultata. Orsini è uno studioso che esprime posizioni presenti nell’opinione pubblica e tra gli analisti. Io sono per il pluralismo sempre e questa condizione è inderogabile soprattutto in una situazione così delicata”.

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