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Multe e cartelle esattoriali, ora bisognerà pagare più in fretta: come evitare spiacevoli sorprese

Pubblicato il 06/10/2022 11:10

In un momento di grave difficoltà per le famiglie italiane, costrette a fare i conti con il rincaro delle bollette e con un generale aumento dei prezzi di tanti generi, alimentari e non, ecco arrivare un’altra brutta notizia alla quale dover prestare attenzione. Con la fine dell’emergenza Covid e il ritorno alla normalità è infatti terminato il periodo di pausa dal pagamento delle multe e delle cartelle per evitare il pignoramento: entrano in vigore, quindi, quelle disposizioni che erano state congelate nel corso dei mesi passati.

Cosa è cambiato, nel dettaglio? Per gli avvisi bonari emessi prima del primo agosto, il termine di 30 giorni per il pagamento era rimasto sospeso dal primo agosto al 4 settembre, per poi ricominciare a decorrere alla fine di questo periodo. Allo stesso tempo, se il termine di pagamento dell’avviso bonario iniziava a decorrere durante il periodo di sospensione, il termine di 30 giorni è automaticamente differito e conteggiato dal 4 settembre. Per le somme non sono dovute, il contribuente può chiedere, entro 60 giorni dalla notifica, di far verificare all’ente creditore calcoli e numeri.

Rientravano nella sospensione e ora non lo sono più i termini per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle entrate o da altri enti impositori, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso Iva.

Si può impugnare la cartella mediante ricorso per vizi formali propri o di notifica, senza dimenticare le possibilità di concessione di un condono, una sanatoria o una rottamazione. Se l’ufficio provvede alla rettifica, il contribuente riceve un nuovo modello di pagamento con l’indicazione delle somme da versare rideterminate e può usufruire della riduzione della sanzione effettuando il versamento entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione. Se le imposte sono state pagate in ritardo, entro 90 giorni dalla prima data di scadenza.

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