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“Ministero della Salute e Moderna in tribunale”. Effetti avversi, in Italia partono le cause: tutti i dettagli

Pubblicato il 03/01/2023 09:24 - Aggiornato il 19/01/2023 11:12

“Tre persone sane, cinquantenni, residenti tutte nel Modenese hanno riscontrato dei problemi dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. Una delle tre persone è addirittura morta. Loro e i congiunti sono pronti a intraprendere una causa di risarcimento chiamando in tribunale l’azienda farmaceutica e il ministero della Salute, con l’appoggio e la consulenza degli studi legali Miraglia di Modena e Morcavallo di Roma”. Inizia così il messaggio che lo studio legale Miraglia ha pubblicato su ImolaOggi, dando l’ennesima conferma che i danni da vaccino anti Covid ci sono eccome, e che anche giustizia adesso può essere fatta. Nonostante il Sistema abbia fatto di tutto per insabbiare gli effetti avversi e la verità sui vaccini, pian piano la verità emergerà. Scrive ancora lo studio legale: “Nei casi specifici, si può dismontare con certezza di essere persone inizialmente sane, che non presentavano problemi di salute gravi, che adesso vivono un’invalidità permanente e hanno perso una persona cara”. (Continua a leggere dopo la foto)

A morire, infatti, è stata una donna di 53 anni, mancata ad agosto del 2021, una ventina di giorni dopo essersi sottoposta a vaccinazione anti-Covid. La donna stava benissimo, tranne per una leggera ipertensione arteriosa: nulla che potesse far presagire che all’improvviso venisse a mancare per scompenso cardiaco acuto. Ha invece riportato danni permanenti un uomo di 51 anni, sanissimo e senza alcuna patologia, che a novembre dello scorso anno è stato colpito da un ictus. Ancora più giovane l’uomo di 45 anni che soffriva di ipertensione (la teneva sotto controllo con una terapia farmacologica) e che adesso, a causa di scompensi pressori constanti, entra ed esce continuamente dall’ospedale. (Continua a leggere dopo la foto)

Con l’ausilio degli studi Miraglia e Morcavallo hanno deciso di intraprendere un’azione legale risarcitoria nei confronti del ministero e dell’azienda farmaceutica: cartelle cliniche alla mano e testimoni che li conoscono da anni, sono ora pronti a dimostrare di essere state persone in completa salute prima della somministrazione del vaccino. Ai responsabili delle vaccinazioni e alla ditta farmaceutica spetterà di dimostrare se ci sia stata o meno correlazione tra il vaccino e i gravi problemi di salute subiti dai due uomini oltre che la morte della donna.

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