x

x

Vai al contenuto

Meno sportelli, commissioni più costose: così le banche riducono la libertà degli italiani

Pubblicato il 14/05/2021 09:37 - Aggiornato il 14/05/2021 09:52

Sempre meno sportelli per i prelievi, con i bancomat che stanno via via diventando una specie a rischio estinzione. E con le commissioni che, nel frattempo, finiranno pian piano per lievitare a tutto vantaggio delle banche, al solito le vere vincitrici di una transizione guidata dall’Europa e alla quale l’Italia di Mario Draghi vuole adeguarsi senza battere ciglio. Gli ultimi dati di Bankitalia sono in questo senso più che eloquenti, sintesi perfetta di un percorso purtroppo già iniziato: alla fine del 2019 nel nostro Paese esistevano 24.311 filiali, numeroin calo costante dal 2010: in quell’anno erano 33.663 e sono poi state ridotte progressivamente.

Meno sportelli, commissioni più costose: così le banche riducono la libertà degli italiani

Gli sportelli disponibili sono sempre meno, con il Sud, in particolare, a vivere negli ultimi anni la riduzione più forte. Secondo il report di Bankitalia, infatti, “l’articolazione territoriale degli sportelli bancari operativi in Italia alla fine del 2019 mostra una maggiore presenza nelle regioni del Nord, che rappresentano il 57 per cento del totale nazionale. Il numero di sportelli ubicati nelle regioni del Sud e nelle Isole ammonta complessivamente al 22 per cento del totale nazionale”. Gli Atm multifunzione (i modelli che permettono altre funzioni oltre al ritiro e sono oggi i più diffusi) sono scesi da 35.671 nel 2013 a 31.807 nel 2018.

Meno sportelli, commissioni più costose: così le banche riducono la libertà degli italiani

Un fenomeno che va nella direzione indicata da tempo dall’Unione Europea, che impone tassi negativi alle banche nella gestione della liquidità dei clienti e quindi rende da un lato sconveniente, per gli istituti, che gli italiani abbiano troppi soldi sul conto corrente, dall’altro li spinge ad adottare misure contro la liquidità. È il caso, come spiegato dal Corriere della Sera, del gruppo Ing, che da luglio eliminerà del tutto il denaro contante completando il passaggio al “cashless”. Alla difficoltà di trovare un sportello per i prelievi automatici, ecco però che potrebbe aggiungersi presto un’altra spiacevole sorpresa.

Bancomat spa, la società che gestisce da quasi 40 anni i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi e conosciuti in Italia e che ha come socie 125 banche italiane, ha studiato un progetto di revisione dei costi che è al vaglio di un’istruttoria dell’Antitrust. “Tra le novità più importanti – scrive l’Autorità garante della concorrenza e del mercato – si registrano l’abolizione della commissione interbancaria e il pagamento della commissione applicata al prelievo – da parte del consumatore – direttamente all’istituto di credito dove è collocato l’Atm”. In sintesi, chi ritirerà contanti dallo sportello di una banca di cui non è cliente andrà incontro a commissioni non più fisse, ma stabilite dall’istituto da cui ritira. Costo che probabilmente non conoscerà a priori e che sarà sicuramente superiore a quelli attuali.

Ti potrebbe interessare anche: La Raggi ha scelto: l’esperta di Burlesque è la nuova assessora alla cultura di Roma