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“Meloni ha già chiesto aiuto a Draghi”. La telefonata tra i due, cosa bolle in pentola: l’indiscrezione

Pubblicato il 27/09/2022 11:49

Le porte di Palazzo Chigi sono ormai aperte per Giorgia Meloni, che non ha ancora ricevuto le chiavi della Presidenza del Consiglio ma aspetta, di fatto, soltanto che vengano esplicate le ultime formalità. Nel frattempo, però, i primi ostacoli si sono già stagliati davanti alla futura premier, con la fase economico-finanziaria che non è certo delle migliori. Il Colle vuole accelerare i tempi per le consultazioni e l’assegnazione dell’incarico, ma non sarà comunque possibile varare la prossima legge di Stabilità entro il termine del 20 ottobre, visto che la prima seduta del nuovo Parlamento avverrà solo il 13. Bisognerà muoversi in fretta, insomma. Con Meloni che avrebbe già richiesto “l’aiutino”.

Come rivelato da Sky Tg24, Meloni avrebbe già avuto una consultazione telefonica con il suo predecessore Mario Draghi, al quale si è avvicinata tantissimo nel corso delle ultime settimane. Tanto da scatenare la fantasia di certa stampa che si è lanciata subito in crasi come “Dragoni” o “Melaghi”, a sottolineare come i due stessero per diventare quasi una cosa sola. Sempre secondo le indiscrezioni, i due si sarebbero confrontati sulle materie economiche, in vista della preparazione della prossima manovra economica. Con Draghi che, a questo punto, potrebbe avere un peso specifico non irrilevante.

Proprio nelle ore del trionfo elettorale di Fratelli d’Italia, il cofondatore Guido Crosetto ha auspicato un’interlocuzione tra i nuovi eletti ed il governo attuale “per creare una sinergia in grado di garantire il varo della legge di bilancio in tempi utili”. Con il capogruppo FdI Lollobrigida che ha a sua volta rimarcato: “Dovremo avere un confronto attento” con il gabinetto uscente. Parole che hanno spinto gli analisti ad azzardare, con un pizzico di malizia: “Ma non è che la prossima finanziaria la scriveranno Draghi e Meloni a quattro mani?”.

Palazzo Chigi ha fatto sapere che presenterà in settimana il Nadef, una “fotografia” della situazione di finanza pubblica, lasciando al nuovo governo il compito di programmare le spese. Il nodo resta però la legge di Stabilità: Fratelli d’Italia spera di trovare “un impianto su cui lavorare per redigere la Finanziaria”, mentre fonti dell’attuale gabinetto avvisano che “non esistono bozze, al momento”. E allora, ecco nuovamente i maligni impugnare la penna: “Alla fine, Meloni e Draghi si siederanno insieme al tavolo per programmare insieme la politica economica dei prossimi mesi. Alla faccia di chi sperava in un cambiamento”.

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