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Medici da Cuba (500) per sostituire quelli italiani. L’ultima frontiera della discriminazione dei sospesi

Pubblicato il 18/08/2022 18:04 - Aggiornato il 18/08/2022 18:09

Lo avevamo annunciato qualche giorno fa, ma ora questa assurda vicenda è stata confermata, con tanto di foto della firma sull’accordo sancito tra la Regione Calabria di Roberto Occhiuto e l’ambasciata cubana. Dunque è tutto vero. Saranno ben 497 i medici provenienti da Cuba pronti a sbarcare in Calabria da settembre. La trovata del Presidente Occhiuto non ha costi esigui, si parla di 3.500 euro netti al mese + 1.200 di rimborso spese + benefit vari. Inoltre vi sono evidenti difficoltà, dalla necessità di formazione aggiuntiva, alla diversità di lingua, alla non semplice integrazione in un sistema di cure sostanzialmente diverso da quello cubano. Senza contare i problemi medico legali, quali la responsabilità professionale e il riconoscimento dei titoli di studio. Insomma una situazione molto spinosa.
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Una trattativa prima negata e poi confermata

Ne arriveranno 497, tutti specialisti nelle varie branche mediche. Un primo gruppo, 33, giungerà già nel prossimo mese di settembre e poi, via, via, tutti gli altri. «In Calabria non ci sono abbastanza medici, e abbiamo difficoltà a reclutarli», spiega Roberto Occhiuto, presidente della Regione. Che aggiunge: «Il sistema sanitario calabrese è poco attrattivo, anche se il mio auspicio è che i medici calabresi che lavorano fuori dalla Calabria rientrino per dare una mano ai nostri ospedali». Una trattativa, quella tra Occhiuto e il governo cubano, che è andata avanti per mesi sebbene qualche tempo fa le autorità calabresi ne avessero negato l’esistenza.
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Occhiuto esalta le capacità dei medici cubani

Oggi, all’ambasciata cubana, in Italia, il governatore della Calabria ha firmato il contratto con la società statale del Governo cubano, quella che ha fornito i medici alla Lombardia e al Piemonte, nella fase acuta della pandemia. «Le capacità dei medici cubani, le loro qualità e l’esperienza sono conosciuti in tutto il mondo – dice Occhiuto – e questo ci garantirà efficienza nei nostri ospedali». Ai medici cubani sarà fatto un corso d’italiano per meglio integrarsi nel sistema sanitario calabrese che, ricordiamo, è commissariato da dodici anni. Si prevede un budget di 4.700 euro per medico al netto delle spese di alloggio. Dunque, se si dovessero chiamare al lavoro tutti i 497 medici cubani, l’esborso della Regione Calabria sarebbe di oltre 2,3 milioni di euro al mese. Circa 28 milioni all’anno, nell’ipotesi di un utilizzo a pieno organico continuativo. Soldi che potrebbero essere stati destinati alla malconcia sanità calabrese.
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La replica del Coordinamento ItalExit Calabria

Non si è fatta attendere la replica del Coordinamento Regionale ItalExit Calabria, che ha descritto la vicenda come «Un vero schiaffo a tutti i sanitari italiani sospesi ed in cerca di occupazione», definendola come «L’ultima frontiera della discriminazione contro i sospesi». Secondo il coordinamento gestito da Massimo Cristiano, «La serietà di un politico, anzitutto, dovrebbe fondarsi sulla parola data. Invece, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – come il suo partito, Forza Italia, e la maggioranza di centrodestra tutta – continua a smentire se stesso, e anche in maniera piuttosto clamorosa».
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La nota dell’ufficio stampa prosegue sottolineando come «A fronte dei 30 mila sanitari segnalati in tutta Italia; a fronte degli oltre 2 mila sanitari sospesi dagli ospedali di tutto il territorio nazionale; a fronte delle decine e decine di medici e sanitari calabresi sospesi anch’essi dal servizio, o “semplicemente” diffidati per non aver adempiuto al più becero obbligo vaccinale della storia del Paese, si pescano medici e specialisti provenienti addirittura da un altro continente e che nemmeno parlano l’italiano! Una cosa totalmente assurda anche solo da concepire, almeno per quanto ci riguarda». Il coordinamento ha poi sottolineato che «Ancora più paradossale è il fatto che questi professionisti vengano assunti con regolare contratto interinale, mentre la Calabria si trova a dover fronteggiare un blocco totale delle assunzioni dei medici italiani da ben 12 anni. Un provvedimento, quello del famigerato Piano di Rientro, votato proprio da centrodestra, centrosinistra e Movimento cinque stelle».
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Il centrodestra unito contro i non vaccinati

Il comunicato termina con un’osservazione sulla mancanza di coerenza del centrodestra in tema di discriminazione. Sebbene Forza Italia e Occhiuto siano sempre stati profondi odiatori dei non vaccinati, arrivando addirittura a pronunciare frasi di grave entità durante le ospitate in televisione, bisogna anche tener conto del fatto che l’operato di tutta la giunta raccoglie il supporto ed il sostegno anche delle altre forze del centrodestra, dalla Lega a Fratelli d’Italia: «Ma, in fondo, di che stupirsi? Il presidente Occhiuto è colui che ha candidamente affermato in Tv di aver messo “Wanted sui no vax”. La sua crociata verso i non vaccinati, va ben tenuto a mente, viene sostenuta da tutte le forze presenti nella giunta in carica: Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia», sottolinea ItalExit Calabria nella nota.

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