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Mascherine, la tortura continua anche dopo il 30 aprile: ecco il piano di Speranza

Pubblicato il 06/04/2022 10:55 - Aggiornato il 07/12/2022 17:58

La mascherata continua! Il governo tiene ancora per le briglie gli italiani: dal primo maggio, stando alle norme in vigore, l’obbligo di usare la mascherina al chiuso sarebbe dovuto decadere completamente, ma il ministro alla Salute Roberto Speranza ha già detto che così non sarà e che sta già valutando il modo per tenerci ancora tutti con le mascherine. Come riporta Repubblica, Speranza e “molti esperti ritengono fondamentale continuare ad indossare chirurgiche e Ffp2 al chiuso. Tanto più che il virus sta circolando ancora molto”. Circola sì, ma non ha alcune conseguenza su terapie intensive, occupazione degli ospedali e soprattutto decessi. Cosa cambia dunque per l’utilizzo delle mascherine? Poco o nulla. “Si arriverà alla conclusione che chi svolge la propria attività in esercizi aperti al pubblico dovrà indossare la mascherina anche dopo il 30 aprile”. (Continua a leggere dopo la foto)

La regola vale per cassieri dei supermercati, commessi e anche per chi è impiegato in uffici pubblici dove si danno servizi ai cittadini. “Il governo dovrà decidere se estendere l’obbligo anche ai clienti. Ma probabilmente saranno costretti ad indossare la mascherina anche coloro che utilizzano i mezzi di trasporto pubblici, e coloro che vanno al cinema, in teatro, ai concerti. Si tratta di contesti dove si rischiano assembramenti e togliere la protezione potrebbe essere più pericoloso, dicono gli esperti. Una possibilità per ammorbidire un po’ la misura, riducendo le spese potrebbe essere quella di non richiedere più, come adesso, l’utilizzo della Ffp2. Ad esempio a bordo di bus e metro potrebbe bastare la chirurgica”. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrive ancora Repubblica: “Dove non varrà più l’obbligo, ci sarà comunque una raccomandazione a utilizzare la mascherina al chiuso, in particolare se si rischiano assembramenti. Per quanto riguarda i luoghi di lavoro privati, il datore può sempre, in base alla valutazione dei rischi, disporre delle misure più restrittive. E quindi potrebbe esserci aziende che chiedono ai propri lavoratori di indossare la mascherina”. La verità è che Speranza cercherà di mantenere l’obbligo di indossare la protezione al chiuso in più situazioni possibili. (Continua a leggere dopo la foto)

Infine, tra oggi e domani la Ue dovrebbe decidere la questione della quarta dose. Proprio su pressione di Speranza, i vari Paesi l’altra settimana hanno deciso di muoversi tutti insieme e non autonomamente sul secondo booster. “Una delle ipotesi prevede che la quarta dose venga messa a disposizione di chi ha più di 70 anni almeno 120 giorni dopo la somministrazione della terza”.

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