Viviamo in un mondo difficile. Un mondo lanciato a mille all’ora verso una modernità disumanizzante, una società ipertecnologica in cui le persone sono destinate a diventare ingranaggi di un meccanismo che le sovrasta e le omologa. Nel linguaggio, nel modo di vivere, nei gusti e nelle proposte culturali. Multinazionali sempre più invasive come Amazon si dedicano a pieno regime alla raccolta dei dati personali, la vera nuova ricchezza di questi tempi confusi. La privacy diventa un lontano ricordo. Il controllo del Leviatano universale, quel Nuovo Ordine Mondiale di cui tanto si parla, assume proporzioni orwelliane.
E l’uomo, inglobato in questo universo invasivo e inarrestabile, si sente perduto, privo di punti di riferimento. Incastrato nei meccanismi di una tecnologia subdola che affascina soprattutto i più giovani. Social, telefonini, metaversi in arrivo offrono un divertimento apparente, vuoto e superficiale. Un divertimento che è come il miele per le mosche, perché in quella rete resteranno tutti invischiati, prigionieri di un gigantesco archivio gestito da pochi privilegiati.
C’è modo di sottrarsi a questo futuro che sembra uscito da un brutto film di fantascienza? A parlarcene sarà Gianluigi Paragone, nelle vesti di attore, pensatore e divulgatore, Lunedì 4 luglio allo Spazio Ride di via Valenza a Milano. Lo spettacolo teatrale, non a caso, si intitola “Moderno sarà lei”. Un modo spiritoso per far capire da subito che c’è chi non è disposto a omologarsi ma intende lottare per salvare lo spirito dell’uomo, la sua libertà e anche le sue fragilità. A introdurre lo spettacolo sarà un intervento del giornalista Francesco Borgonovo, un altro alfiere della resistenza contro le derive della modernità, con un monologo dal titolo altrettanto significativo: “Magia Nera”.
La serata sarà gratuita con ingresso libero fino a esaurimento posti.