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L’ultimo voltafaccia del M5S: anche il Ponte sullo Stretto ora “si può fare”

Pubblicato il 11/05/2021 12:56

Nel passaggio da movimento di piazza a docile animale che abita, senza fra troppo rumore, i palazzi del potere, i Cinque Stelle hanno via via tradito tutte le promesse fatte agli elettori italiani, rimangiandosi la parola data su ogni fronte. Compreso, proprio in questi giorni, il ponte sullo Stretto, opera che aveva visto storicamente contrario il M5S. E invece, come prevedibile, ecco arrivare le dichiarazioni del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, che ha aperto alla possibile realizzazione spazzando visa così l’ultimo briciolo di credibilità rimasto ai grillini.

L'ultimo voltafaccia del M5S: anche il Ponte sullo Stretto ora "si può fare"

Neanche il tempo di parlare, ed ecco infatti gli stessi militanti pentastellati insorgere contro Cancelleri. Che oggi guarda al ponte sullo Stretto come uno dei possibili passi da compiere per il rilancio del Paese e che invece, in tempi non troppo lontani, invitava Silvio Berlusconi a ficcarsi lettarlmente l’opera in quel posto: “Tutte le volte che sentirete qualcuno dirvi che vuole fare il ponte ditegli di infilarsela…dove vuole quella balla elettorale”. Le prese in giro sono fioccate copiosissime, così come i messaggi rabbiosi dei pochi sostenitori ancora rimasti al Movimento, visibilmente delusi.

L'ultimo voltafaccia del M5S: anche il Ponte sullo Stretto ora "si può fare"

Il clima si è fatto presto incandescente anche all’interno del partito, con i deputati calabresi a pubblicare un comunicato durissimo: “È davvero incredibile come ciclicamente si riaccenda il dibattito relativo al ponte sullo Stretto di Messina. Da decenni, periodicamente, qualcuno sente la necessità di far riemergere un progetto di vecchia concezione e di dubbia utilità anziché concentrarsi seriamente sulle reali necessità infrastrutturali del Sud, e della Calabria e Sicilia in particolare”. A seguire, ecco anche scattare la riunione tra i parlamentari M5S per capire come rendere la figuraccia il meno pesante possibile, cercando di piazzare qualce toppa qua e là nei prossimi giorni.

Nel frattempo, però, i detrattori più agguerriti dell’opera sarebbero pronti ad avanzare una mozione di sfiducia nei confronti di Cancelleri, come riportato da La Stampa, per quella presa di posizione inattesa considerata alla stregua di un “tradimento”. Con il futuro leader Giuseppe Conte che continua a osservare da lontano, senza prendere posizioni, in attesa che la nottata passi e la rabbia si sfoghi in modo naturale. Il clima, nel Movimento, è però da resa dei conti. Con la deputata Luca Carabetta che ha bocciato l’opera definendola “un mostro del passato” e con l’ex grillino Alessandro Di Battista a rincarare la dose: “Mi indigna il fatto che si parli più di tale opera che della revoca delle concessioni autostradale”.

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