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L’incubo patrimoniale tormenta gli italiani (che portano altrove i propri risparmi)

Pubblicato il 29/05/2020 16:23

Avevamo parlato nei giorni scorsi, attraverso le pagine de Il Paragone, della tendenza tornata improvvisamente di moda tra gli italiani alla fuga verso la Svizzera. A volare non sono però, in queste settimane, i passeggeri armati di cartine e zainetti, quanto piuttosto i capitali delle famiglie alla ricerca di salvadanai sicuri in un momento di così grande incertezza. E così gli istituti elvetici erano di colpo tornati accattivanti agli occhi dei cittadini dello Stivale: non ricconi alla ricerca di paradisi fiscali, però, ma persone qualunque spaventate dall’idea di una patrimoniale in arrivo da parte del governo Conte.

L'incubo patrimoniale tormenta gli italiani (che portano altrove i propri risparmi)

Non c’è però soltanto la Svizzera nei sogni degli italiani che vedono improvvisamente messi in pericolo i propri risparmi. Chi monitora i capitali dall’Italia verso l’estero parla da settimane, infatti, di una crescita del flusso di capitale che varca i nostri confini per fuggire altrove. Un segnale non positivo per un Paese che già nel 2015, anno dell’ultimo accertamento volontario da parte dell’Agenzia delle Entrate, aveva fatto registrare quasi 60 miliardi di euro detenuti all’estero. Di questi la maggior parte erano in Svizzera (il 70%) ma non mancavano scelte alternative tornate a loro volta di moda di questi tempi.

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Il Principato di Monaco, innanzitutto. E poi le Bahamas, Singapore, il Lussemburgo, San Marino. Soldi regolarizzati ma nella maggior parte dei casi rimasti lontani dal Bel Paese. Poi ci sono i 142 miliardi di euro nascosti, invece, nei paradisi fiscali. Cifre non aggiornate, probabilmente lievitate ancora nel frattempo fino a superare l’8% del Pil italiano. Un trend per fortuna andato calando anche grazie agli scambi automatici di informazioni tra Stati, proprio per contrastare il fenomeno. Ma che non si è del tutto arrestato.

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L’Italia non è certo l’unico Paese dell’Ue a far registrare una parte di ricchezza accumulata nei centri offshore. Al primo posto della graduatoria c’è infatti la Germania, con la bellezza di 331 miliardi, seguita dalla Francia. Ora, però, a portare altrove i propri tesoretti sono diventati i cittadini qualunque, che hanno semplicemente perso la fiducia nel governo. E che, spaventati dagli effetti devastanti dell’emergenza coronavirus, continuano a guardare in maniera preoccupante al di là dei propri confini.

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