Vai al contenuto

L’ennesimo capolavoro di Arcuri? Strapagare i like di Facebook per l’app Immuni

Pubblicato il 11/02/2021 11:21

Se, come sostenuto da Mario Draghi in queste ore, il tempo degli sprechi è finito e sarà ora importante ottimizzare ogni risorsa per aiutare l’Italia a ripartire il più in fretta possibile, allora il futuro premier farà bene ad affrontare innanzitutto una questione spinosa come quella del commissario Domenico Arcuri. Potentissimo, capace di cumulare incarico su incarico durante il Conte bis. E responsabile diretto di una serie illimitata di flop, dai banchi a rotelle fino all’acquisto delle mascherine e alla gestione del piano vaccinale, costati non pochi soldini alle casse dello Stato.

L'ennesimo capolavoro di Arcuri? Strapagare i like di Facebook per l'app Immuni

Ultimo capolavoro, in questo senso, di Arcuri, è quell’app Immuni annunciata in maniera trionfale dal governo come arma di contrasto al Covid-19 ma mai riuscita a far breccia nel cuore degli italiani, che l’hanno principalmente ignorata. Un fallimento tutt’altro che indolore, però. Stando a un’inchiesta de l’Espresso, infatti, il super commissario avrebbe affidato l’appalto per la gestione della pagina della pagina Facebook di Immuni a Zenith Italia, società del gruppo Publicis. Con un budget di tutto rispetto, 40.720 euro. E con risultati che, di contro, si sono rivelati decisamente al di sotto delle aspettative.

L'ennesimo capolavoro di Arcuri? Strapagare i like di Facebook per l'app Immuni

La promozione della pagina per aumentarne la visibilità non ha dato i frutti sperati: poco meno di 19 mila like raccolti, una cifra irrisoria considerando che Immuni, nonostante non sia riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati, è comunque stata scaricata da oltre dieci milioni di italiani. Anche l’attività virtuale della pagina ha lasciato decisamente a desiderare: pochi post, in media uno ogni dieci giorni, con una lunga pausa di quasi un mese a ridosso delle feste di Natale. I commenti degli utenti sono principalmente negativi. E, non a caso, è stata disabilitata la possibilità di lasciare recensioni.

L'ennesimo capolavoro di Arcuri? Strapagare i like di Facebook per l'app Immuni

A lasciare perplessi è anche il costo della campagna promozione, poi risultata inefficace, della pagina. Il social media coach Davide Dal Maso ha spiegato, attraverso le pagine de Il Giornale: “Il costo di 2 euro a like pagato per aumentare la visibilità è insensato, la media di mercato è di 30 centesimi. Che scendono facilmente a 20 a fronte di un marchio che gli utenti ormai conoscono. In più, i contenuti della pagina non sembrano all’altezza”. A lasciare perplessi è anche la scelta di affidare la gestione del call center di supporto dell’app alla cooperativa Acapo. Risultati ottenuti, pochi. Spesa complessiva di ulteriori 677 mila euro.

Ti potrebbe interessare anche: In Italia si devono aspettare 14 anni per una sentenza di violenza sessuale: Bonafede ci sei?

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure