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L’annuncio di Casaleggio: “Appoggio a Draghi? Si voterà sulla piattaforma Rousseau”

Pubblicato il 05/02/2021 13:01

Come tristemente prevedibile, col passare dei giorni la posizione dei Cinque Stelle si è fatta di crescente apertura, nonostante un parte del Movimento continui a ribadire il suo “no” all’ex presidente della Bce. Dopo i tanti appelli alla collaborazione arrivati dal Pd, ormai stretto alleato dei grillini, ecco allora arrivare l’annuncio di Davide Casaleggio: ogni decisione sarà delegata al voto sulla piattaforma Rousseau. Niente più porte chiuse, dunque, a quello che l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga definì “un vile affarista”, benedetto ovviamente dall’Unione Europea di cui negli anni è diventato simbolo.

L'annuncio di Casaleggio: "Appoggio a Draghi? Si voterà sulla piattaforma Rousseau"

“Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile, c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau” ha spiegato Casaleggio. Proprio a Roma è arrivato in queste ore anche il fondatore del Movimento e garante Beppe Grillo, che sarà probabilmente parte della delegazione incaricata del faccia a faccia con Mario Draghi in programma a breve.

L'annuncio di Casaleggio: "Appoggio a Draghi? Si voterà sulla piattaforma Rousseau"

La Troika chiama, il Movimento si prepara a rispondere, insomma. Visto di recente era stato il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli a invocare la collaborazione tra il Pd e i Cinque Stelle, chiedendo ai grillini di non mollare proprio ora l’alleanza con i dem. Anche se nel partito non mancano le spaccature. Alessandro Di Battista, attraverso un post su Facebook, ha ribadito la sua contrarietà a Draghi, sottolineando come “ora dopo ora aumentano le ragioni del no”.

L'annuncio di Casaleggio: "Appoggio a Draghi? Si voterà sulla piattaforma Rousseau"

Resta orientata per il “no” anche Barbara Lezzi, che ha scritto a sua volta: “Non posso credere che ci sia tra noi la convinzione che sedere allo stesso tavolo dell’operazione Verdini da Rebibbia possa rappresentare il bene per il Paese ancor più in questo drammatico momento”. E ancora: “Un governo con Berlusconi, Calenda, Renzi, Bonino e Salvini, non è un governo politico ma un’attrazione fatale per il M5S e una sciagura per gli italiani”. A guidare i “governisti” è invece Luigi Di Maio, pronto fin dalle prime ore all’ennesimo voltafaccia.

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