x

x

Vai al contenuto

La mossa di Di Maio: così vuole riprendersi la guida del Movimento 5S

Pubblicato il 01/09/2020 12:41

Sono giorni concitati, questi, per il Movimento Cinque Stelle, decisivi per il futuro stesso del partito. E ancora più frenetici per l’abbronzatissimo Luigi Di Maio, di ritorno dalle vacanze e già impegnato su più fronti, nel tentativo di disegnare un avvenire roseo innanzitutto per sé stesso. A partire dalle Regionali, l’appuntamento più vicino tra quelli segnati sul calendario: una tornata elettorale che rischia di trasformarsi in una Caporetto o quasi per il M5S, e che però proprio per questo potrebbe aprire scenari inediti per il ministro degli Esteri, che non ha mai smesso di sognare in grande.

La mossa di Di Maio: così vuole riprendersi la guida del Movimento 5 S

L’ipotesi che si rincorre in queste ore è infatti quella di un possibile rimpasto di governo in caso di tracollo della coalizione giallorossa, non troppo coesa per la verità, alle urne. Con Di Maio che, a quel punto, potrebbe anche tentare un glorioso ritorno al passato: lui vicepremier da una parte, con Nicola Zingaretti dall’altra e il premier in mezzo. Uno schema che ricalcherebbe quello visto in occasione dell’esecutivo gialloverde, prima che Salvini facesse saltare il banco dal bancone del Papeete. Ecco, la paura di Di Maio è semmai che una batosta troppo grossa possa portare alla fine dell’esperienza del Conte-bis. Eventualità estremamente nefasta, tanto che il ministro degli Esteri si è affrettato a tornare in campo per dare sostegno al partito in un momento così delicato.

La mossa di Di Maio: così vuole riprendersi la guida del Movimento 5 S

Messo in conto un possibile k.o. alle Regionali, Di Maio guarda soddisfatto l’altro voto, il referendum sul taglio dei parlamentari per il quale dà per scontato il trionfo del “sì”. Un successo che l’esponente pentastellato è pronto a intestarsi, con uno schema già preparato per l’occasione: il referendum sarà una vittoria di Di Maio, le Regionali una sconfitta innanzitutto di Vito Crimi, incapace di gestire in maniera convincente l’avvicinamento al voto e di preparare un percorso che potesse quanto meno limitare i danni. A ognuno il suo, insomma.

La mossa di Di Maio: così vuole riprendersi la guida del Movimento 5 S

Poi inizierà la partita vera e propria, quella degli Stati Generali. I big del partito tenteranno di piazzare ognuno un proprio fedelissimo all’interno della cabina di regia, visto che la regola sarà “chi scrive le regole non si candida”. Tutti a correre per la segreteria, dunque, dopo aver piazzato dei fiduciari nel comitato che prenderà le decisioni in vista dell’appuntamento. Con Di Maio che spera così nel giro di poche settimane di riprendersi prima un ruolo da vicepremier e poi la guida del Movimento.

Ti potrebbe interessare anche: Cassese stronca il governo: “Dl Rilancio? Chi lo ha scritto non conosce il diritto”