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L’Italia è senza gas! La tabella degli stoccaggi che non vogliono farci vedere. Situazione drammatica

Pubblicato il 08/07/2022 11:18

Il Paragone è riuscito a entrare in possesso dei dati relativi ai reali valori di gas negli stoccaggi italiani. E la situazione non è affatto buona. La tabella smentisce infatti quanto affermato dal governo che dice di essere tra l’80 e il 90%, ma il problema è che loro conteggiano le riserve strategiche, che in realtà non vengono mai toccate. Al netto di quelle risorse strategiche, dunque, la realtà è assai diversa e la capienza fattuale è quella rappresentata dalla tabella che pubblichiamo in esclusiva in questo articolo. Cosa emerge? Che siamo praticamente a secco, e il confronto con gli anni precedenti, soprattutto il 2021, è impietoso. (Continua a leggere dopo la foto)

Ora nei magazzini italiani ci sono oltre cinque miliardi di metri cubi di gas. Secondo Il Sole 24 ore siamo al 56%, ma il dato fornito da Cingolani è ancora più ottimistico: secondo il ministro per la Transizione energetica siamo “intorno al 58%”. Già questa discordanza di dati ci fa capire che anche su questo fronte la verità non è unica e assoluta. Anzi. Secondo il ministro “possiamo guardare con una certa tranquillità al futuro”. Il target del 90%, però, è assai lontano, e stando alle nostre fonti è praticamente impossibile da raggiungere. Per l’Italia in questo momento non vengono espresse particolari preoccupazioni dal ministro della Transizione ecologica, il quale spiega come le scorte siano solo “leggermente inferiori rispetto allo scorso anno”. Ma è davvero così? Basta guardare il grafico per scoprire che sta mentendo. Magari col solo intento di tranquillizzare i cittadini. (Continua a leggere dopo la foto)

La linea blu del grafico che rappresenta gli stoccaggi di gas del 2022 tocca gli abissi, ed è ben lontana da quella rossa che rappresenta il 2021. L’obiettivo – ripete Cingolani – è di raggiungere il target dell’80-85% per il prossimo inverno. “I tagli alle forniture del gas russo non fanno paura all’Italia”, assicura anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma basta alzare il tappeto per scoprire quanta polvere ci stanno nascondendo sotto. E basta guardare i dati reali per capire che ci stanno di nuovo prendendo in giro. (Continua a leggere dopo la foto)

Fonte Il Sole 24 Ore

A tutto questo c’è da aggiungere il tema legato ai prezzi: dall’inizio del 2021 l’incremento dei futures scambiati sulla Borsa di Amsterdam ha superato l’800%. E i prezzi del gas sono ancora in aumento. Ieri, 7 luglio, il prezzo sul mercato europeo ha superato i 180 euro per megawattora. Come riporta Il Sole 24 Ore, lo scorso agosto viaggiava sui 30 euro. A inizio 2021 era meno di 20. L’Europa si trova dunque nella bufera e il prossimo inverno rischia di esser uno dei più difficili. “Il mercato del gas è più rigido. Solo il 13% delle forniture mondiali è fornito da navi cisterna che trasportano Gnl, il resto è metano che transita dai gasdotti, infrastrutture molto costose, redditizie sul lungo termine per chi li realizza, e bisognose di contratti pluriennali”. (Continua a leggere dopo la foto)

Prima dell’invasione dell’Ucraina, l’Europa importava quasi il 90% del suo fabbisogno di gas. “Di questo volume il 40% proveniva dai gasdotti russi. Oggi i Paesi europei stanno correndo ai ripari gettandosi sui mercati spot, diversificando le fonti, costruendo rigassificatori. Gli sforzi non saranno sufficienti. Secondo Bloomberg Intelligence entro il 2026 l’import di Gnl potrebbe soddisfare il 40% del fabbisogno di gas europeo. Il doppio del 2021, ma ben al di sotto del volumi che la Russia ha fornito”. Oggi Putin vince e tiene sotto scacco l’Europa, ancora incapace di capire cosa fare e come. Se non di mentire ai cittadini, esattamente come sta facendo il governo italiano.

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