Tra i tanti danni che sta facendo l’intelligenza artificiale nel nostro mondo, adesso ce ne è uno davvero particolare: la selezione dei lavoratori. Il problema, però, è che questo sistema è totalmente fallace e sta lasciando a casa tantissimi candidati qualificati, in favore di quelli che hanno “sgamato” i buchi dell’algoritmo e lo bypassano con alcuni semplici trucchi. Il fenomeno è reale e crescente, e ce se ne accorge anche dal dilagare di influencer che sui social dispensano trucchi e consigli su come ottenere il lavoro dei propri sogni superando il vaglio dell’intelligenza artificiale con alcuni semplici “trucchi”. Perché se è l’intelligenza artificiale a selezionare il personale, allora ecco qua che siamo di fronte a una nuova frontiera. (Continua a leggere dopo la foto)
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Si sta assistendo dunque a questa nuova tendenza: se è l’intelligenza artificiale a fare la selezione dei lavoratori, i candidati più qualificati possano essere penalizzati, perché filtrati dal processo di assunzione prima che le loro candidature siano viste da occhi umani. Come spiega Euronews, secondo lo studio “Hidden workers: untapped talent” (Lavoratori nascosti: talenti non sfruttati) della Harvard business school, il 99% delle aziende Fortune 500 utilizza gli ATS per la ricerca di nuove assunzioni. E il 63% delle imprese esaminate in Germania, Stati Uniti e Regno Unito fa lo stesso. E succede che il sistema automatizzato prende migliaia di candidati per filtrarli fino alle 5 scelte migliori. Nel fare questo, però, la tecnologia molto spesso scarta i lavoratori più qualificati che potrebbero lavorare in quella posizione. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’intelligenza artificiale e la selezione dei lavoratori
Secondo il già citato studio di Harvard, in Europa e negli Stati Uniti ci sono anche milioni di persone classificate come “lavoratori nascosti”, ovvero persone qualificate che vengono scartate nel processo di selezione delle candidature a causa di diversi elementi, come per esempio lunghi vuoti di tempo nei loro curriculum. Un consiglio per aggirare l’intelligenza artificiale nella selezione dei lavoratori è quello di guardare i profili LinkedIn delle persone che già svolgono il lavoro desiderato presso l’azienda in questione e di replicare il modo in cui descrivono le loro competenze e la loro posizione. Intanto, negli Stati Uniti si sta lavorando a una legge che imponga alle aziende di avvisare i candidati che le loro candidature verranno vagliate dall’IA
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