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Il giudice demolisce il Super green pass: disposto l’imbarco di Fabio Messina anche senza vaccino

Pubblicato il 14/01/2022 16:21

Alla fine è arrivato l’atteso via libera per Fabio Messina, l’agente di commercio diventato suo malgrado protagonista di un caso di rilevanza nazionale dopo essersi ritrovato bloccato a Villa San Giovanni, a Reggio Calabria, senza poter attraversare lo Stretto per poter raggiungere la Sicilia in quanto sprovvisto di Super Green pass. L’uomo, che non si è sottoposto a vaccinazione, ha ricevuto il via libera dal Tribunale civile per imbarcarsi sul traghetto e tornare a casa.

Bloccato da lunedì 10 gennaio a Villa San Giovanni, l’uomo si era trovato costretto a dormire in un sacco a pelo, denunciando di poter nemmeno andare in albergo perché anche lì gli avrebbero impedito di affittare una camera in quanto sprovvisto della certificazione virtuale imposta dal governo. Alla fine, era stata una famiglia calabrese a ospitarlo, in attesa di una soluzione definitiva arrivata soltanto in queste ore. Messina aveva presentato ricorso tramite i suoi legali, gli avvocati Grazia Cutino e Maura Galletta.

A prendere la decisione in suo favore è stato alla fine il giudice Elena Luppino, che ha dato il via libera per “procedere all’imbarco immediato del ricorrente sul traghetto per Messina” dopo acquisto del biglietto e “previa esibizione dell’esito di un test antigenico attestante la sua attuale negatività al virus, con espressa esenzione dalla esibizione della certificazione verde”, ma “con obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per tutta la durata della traversata sin dal momento dell’imbarco e fino al compiuto sbarco”.

Una decisione storica, che è un colpo durissimo, definitivo al Super Green pass voluto e difeso dal governo Draghi: di fatto, è stato stabilito che l’obbligo di certificazione virtuale non può schiacciare i diritti degli italiani, impedendo nel caso specifico a un cittadino di tornare nella propria Regione di residenza. Una sentenza arrivata sull’onda delle proteste di questi giorni, con tanti utenti a chiedere attraverso i social una risposta decisa di fronte a una clamorosa ingiustizia.

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