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Green pass per visite in ospedale e Rsa, il governo ha deciso. Ecco gli impegni del ministero

Pubblicato il 08/12/2022 19:35 - Aggiornato il 08/12/2022 20:37

L’ennesima contraddizione nella gestione emergenziale della pandemia è quella che ha visto, finalmente, il reintegro nei posti di lavoro di medici e personale sanitario non vaccinati, ma accanto al contestuale mantenimento dell’obbligo di Green pass e tampone per accedere a ospedali e Rsa sino al 31 dicembre. Ora, anche tale imposizione sta per essere eliminata. Il ministero della Salute, retto da Orazio Schillaci, da più parti sollecitato, ha aperto alla abrogazione del green pass, attraverso un Decreto legge che approderà in aula, verosimilmente, il 23 dicembre. Lo apprendiamo da Radio Radio. (Continua a leggere dopo la foto)

Dunque, stiamo parlando di una sola settimana di “anticipo”, ma è di certo rilevante che le folli misure liberticide stiano (ancora troppo) lentamente perdendo la loro pervicacia. L’obbligo di esibire la Tessera verde, di fatto, è decaduto praticamente ovunque, col paradosso che per visite ospedaliere e ingressi nelle residenze per anziani era d’obbligo il Green pass “rafforzato”, ovvero quello che non si ottiene con il semplice tampone negativo ma è disponibile solo per vaccinati o guariti, per una visita di un massimo di 45 minuti. Senza tali prerogative, nessuno avrebbe potuto visitare un congiunto o un anziano ricoverato. Un trattamento disumano e, peraltro, non giustificato dalle recenti evidenze, ovvero dalla candida ammissione dei vertici di Pfizer sul fatto che i sieri non fossero stati testati per la trasmissione del virus. (Continua a leggere dopo la foto)

Tutta la fallacia scientifica di questi paradossi sembra più chiara anche nel mondo politico, sempre se sarà confermata l’intenzione – pur meramente simbolica, mancando una sola settimana alla scadenza dell’obbligo – annunciata dal ministero, e più precisamente dall’ ufficio di gabinetto del ministro Schillaci. Va da sé che continueremo a monitorare la situazione e la coerenza dell’operato del ministero con quanto annunciato.

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