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Malore nel sonno, Giulio muore a soli 12 anni: Italia intera in lutto

Pubblicato il 09/12/2022 08:29

Sarzana si è risvegliata nel dolore più profondo, così come tutta la Val di Magra. Si è spento nel sonno un bambino di soli 12 anni. A fare la tremenda scoperta, nella loro abitazione, è stato il padre che era andato a svegliarlo per fare colazione senza però ricevere alcuna risposta. La notizia si è diffusa velocemente nel pomeriggio e ha lasciato senza fiato i moltissimi amici e conoscenti dei familiari attorno i quali si sono stretti nelle ore successive alla tragedia. La morte del piccolo Giulio ha sconvolto tutti. Come riporta Il Secolo XIX, da tempo si era dedicato alla creazione di podcast per raccontare i miti greci. L’Italia intera si ritrova dunque colpita dal dolore, incredula per l’ennesimo ragazzo che ci lascia così presto. Non passa giorno, infatti, in cui non si legga di qualche “malore improvviso” che si porta via i nostri giovani. Le statistiche sono sempre più allarmanti, e i numeri ora fanno davvero paura. (Continua a leggere dopo la foto)

Neanche troppo tempo fa avevamo raccontato la tragedia di Rometta, in provincia di Messina, dove una bambina – di 12 anni anche lei – è morta nel sonno. La piccola era stata trovata senza vita dalla madre nel suo letto. La sera prima la bimba avrebbe accusato un malessere ed i genitori, allarmati dalle sue condizioni fisiche, l’hanno fatta visitare da un medico di fiducia, che non ha però rilevato nulla di grave. Dopo poche ore la mamma è andata nella sua cameretta per svegliarla, ma era morta nel sonno. Ad accertarlo sono stati i sanitari del 118 giunti sul posto subito dopo l’accaduto ed una pattuglia dei Carabinieri. (Continua a leggere dopo la foto)

Ci si augura che il Ministero della Salute e tutti gli organi preposti inizino ad accendere i fari su questa questione. È inaccettabile che i giovani continuino a morire così, uno dopo l’altro per “malore improvviso”, per cause apparentemente inspiegabili. I numeri iniziano a essere più che significativi. E dietro quei numeri si nascondono vite, famiglie, dolori indescrivibili.

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