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“Perché non parla, rispondesse alle domande!” Paragone svergogna Soumahoro e la sinistra (il VIDEO)

Pubblicato il 06/12/2022 14:25

Il caso Soumahoro non smette di far discutere. E il dibattito l’ha fatta da padrone anche nell’ultima puntata di “Non è l’Arena“, il programma di La7 condotto da Massimo Giletti. Uno scontro accesissimo tra i protagonisti in studio, Gianluigi Paragone, Luca Telese, Fattori, e Prado. L’intervento di Paragone è stato particolarmente pungente: “Ma perché non parla adesso Aboubakar? Perché Marco Damilano che ha dedicato a lui la copertina de L’Espresso non gli fa delle domande? Oggi Soumahoro non è più un sindacalista, è un parlamentare della Repubblica, rispondesse alle domande”. A quel punto interviene la ex parlamentare – ed ex grillina – Elena Fattori: “Il problema è strutturale, non è Aboubakar Soumahoro. Siete voi dei media che lo avete eletto a rappresentanti degli ultimi. Io ne ho conosciuti tanti di rappresentati degli ultimi che magari non vengono in tv, alcuni hanno la scorta”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Fattori: “La figura di Soumahoro è stata costruita dai media ed è stato usato. Questo sistema ha voluto costruire un simbolo e quando cade un simbolo fa danni. Siamo tutti colpiti, quando si rompe un simbolo si rompe tutto ciò che c’è a valle”. Quindi conclude la ex parlamentare: “Sono dieci anni che parliamo della gestione dei migranti, del caporalato…”. L’intervento critico di Paragone e Fattori arriva dopo che si è venuti a conoscenza dello stop agli affidamenti alle cooperative da parte della prefettura di Latina. Tale stop è stato il frutto proprio dell’inchiesta di Massimo Giletti che è riuscito a supplire alle mancanze istituzionali. (Continua a leggere dopo il video)

Il giornalista di Giletti si è messo infatti in contatto con i ragazzi abbandonati in un paese in provincia di Latina, senza cibo e al freddo, in una struttura fatiscente e sporca. Con i documenti visivi in mano ha dapprima chiamato il sindaco e poi vi si è recato personalmente. A quel punto sia il primo cittadino che i vigili urbani si sono recati in loco constatando le terribili condizioni in cui vivevano i migranti affidati alla cooperativa della suocera di Soumahoro.

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