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Giulia muore a soli 16 anni il giorno dopo aver fatto il vaccino

Pubblicato il 13/09/2021 09:02

Un’altra tragedia arriva a scuotere la comunità italiana alle prese con la campagna vaccinale. Una ragazza di 16 anni, Giulia, che sognava di poter lavorare all’estero nel campo della robotica, è morta 16 ore dopo aver fatto il vaccino. Mamma Oxana e papà Lorenzo sono straziati dal dolore, e raccontano a Il Resto del Carlino cosa è successo, ribadendo che non vogliono dare colpe a priori alla seconda dose di Pzifer, “inoculato mercoledì alle 17.45 a Castelfranco”, ma vogliono far luce sulla morte prematura dello loro ragazza. Così, tramite il loro legale, Pier Francesco Rossi, hanno depositato un esposto in Procura chiedendo l’esame autoptico. (Continua a leggere dopo la foto)

È stata la madre a trovare Giulia in stato di incoscienza sul divano di casa, dopo essere rincasata dal lavoro. Giulia soffriva dalla nascita di un “prolasso mitrale valvolare”, in questi giorni fremeva per tornare a scuola, all’Istituto Galilei di Mirandola, dove avrebbe frequentato la classe terza A, ‘indirizzo automazione robotica’. “Giulia – racconta la mamma – voleva fare le protesi intelligenti per aiutare il prossimo, e le schede intelligenti da applicare in vari settori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Invece è morta nella sua casa di Bastiglia, per arresto cardiaco. “Era una ragazzina tranquilla, brava, senza vizi, né fumo né alcol, la cui morte ha destato viva commozione in tutta la comunità di Bastiglia, e non solo. La notizia, tramite i social, si è ben presto diffusa”. La giovane, che era sotto controllo medico proprio a seguito della sua patologia congenita, godeva comunque di buona salute. “Con la prima puntura non aveva avuto alcun malessere”, racconta il padre. (Continua a leggere dopo la foto)

“Mercoledì mi sono premurato di informare il vaccinatore in merito alla patologia di Giulia. Dopo la seconda iniezione, mia figlia aveva un leggero indolenzimento al braccio, e quando l’ho sentita, intorno alle 13.30 – ricorda il padre affranto – mi ha detto che stava riposando sul divano. E quando Oxana è tornata dal lavoro mi ha allertato, angosciata. Io e il medico siamo subito corsi a casa, ma purtroppo…”.

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