Continua a far discutere, e molto, le parole del ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, contro l’Italia. Dopo aver innescato una vera e propria crisi diplomatica, di fatto spingendo per il boicottaggio del turismo in Italia sfruttando la scusa del caldo e del cambiamento climatico, ora è il momento delle repliche. E c’è chi come Gianluigi Paragone non è riuscito a trattenersi, rispondendogli per le rime. Ospite della puntata del 24 luglio di “Controcorrente“, il programma Mediaset condotto da Veronica Gentili, il fondatore di Italexit non ci è andato tanto per il sottile, iniziando così il suo ragionamento: “Il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, è a metà tra l’ignorante e il pirla“. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nei giorni scorsi, infatti, il ministro tedesco Lauterbach aveva detto che “In Italia fa troppo caldo e che il turismo non ha futuro“. Poi si è anche lanciato in un ironico e sbeffeggiante consiglio: lasciare le nostre chiese aperte per far rinfrescare le persone, perché sono fresche come “celle frigorifere“. Non si è fatta attendere la replica di Gianluigi Paragone. “Pensa di farsi bello sui cambiamenti climatici. Ma uno che non capisce il valore delle Chiese non può parlare di clima”. Due frasi semplici e dirette che sono bastate per mettere k.o. Lauterbach. La Germania si dimostra ancora una volta pronta a tutto pur di danneggiare il nostro Paese. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sistemato il ministro tedesco, poi Gianluigi Paragone ha analizzato i risultati delle elezioni politiche in Spagna. “Il vento di destra in Europa c’è e non si affievolisce. Il dato più sbalorditivo è il recupero di Pedro Sanchez che è stato molto attento anche alle politiche occupazionali. È importante che Meloni abbia iniziato a dialogare sul salario minimo. Insomma non bisogna sottovalutare il tema dei salari. Per quanto riguarda la Spagna, io tenderei a prevedere elezioni anticipate. A questo punto è necessario capire se anche le misure del governo italiano avranno una soddisfazione nei lavoratori. Le famiglie sono in grande difficoltà. Per questo ci dev’essere un intervento sul tema del salario minimo e delle pensioni. Altrimenti diventerà un problema di difficile soluzione”.
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