
Abbiamo letto, in questi giorni, interventi di ogni tipo sul drammatico caso di Giulia Cecchetin, la giovane studentessa veneziana uccisa dall’ex fidanzato. Con l’attenzione di alcuni opionionisti che si è concentrata sulla figura del responsabile dell’omicidio, Filippo Turetta, inizialmente descritto da chi lo conosceva come un “bravo ragazzo“. Ma siamo davvero sicuri che le cose stiano così? A contraddire queste affermazioni è stato proprio un amico del giovane, ora in carcere con l’accusa di omicidio, intervistato dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. (Contonia a leggere dopo la foto)
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La testimonianza dell’amico di Filippo Turetta
“Venivano fuori sempre storie – ha rivelato a Chi l’ha visto? l’amico di Filippo Turetta – se all’improvviso voleva sfogarsi con lei o con lui, ogni volta spaccava il materiale. Per esempio quel palo là l’ha spaccato lui l’altra volta, è un anno che va avanti così. Lui sfogava la sua rabbia con gli oggetti, per carità noi abbiamo sempre fatto denuncia contro terzi, basta, finiva là”.
L’amico ha anche parlato di grida e di “piccoli danni”. Precisando poi che Filippo “prima non era così”. Il suo cambiamento di umore avrebbe iniziato a manifestarsi da circa un anno. Probabilmente sarà la perizia psichiatrica richiesta dai suoi legali a fare maggiore luce sulle condizioni psicologiche di Filippo prima, durante e dopo il sequestro e l’omicidio di Giulia Cecchettin.
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