Prendete il presidente della Camera Roberto Fico. Raccogliete tutte le dichiarazioni da lui rilasciate sul fronte Mediaset nel corso degli ultimi anni, quando era ancora esponente di un battagliero Movimento che prometteva di suonarle alla casta politica vecchia e corrotta che da anni ormai teneva in ostaggio gli italiani. Appuntatele. Poi accostate, sullo stesso foglio, le recente parole usate dallo stesso Fico sulla materia in questione. Cosa otterrete? Un breve cronistoria della fine dei Cinque Stelle, che una volta entrati nei palazzi del potere hanno venduto l’anima al diavolo, tradendo tutte le promesse accumulate in passato.
Un’operazione brillante fatta attraverso le pagine de La Stampa da Mattia Feltri, che ha preso nove affermazione del Fico del passato per confrontarle con una, emblematica, del Fico del presente. Cosa diceva in un tempo non troppo remoto l’esponente del M5S? Ecco qualche esempio sparso. “Le tre reti Mediaset sono di Silvio Berlusconi di nome e di fatto. Una serie legge sul conflitto di interesse non esiste”. Ribadendo poi: “Serve una legge forte e seria sul conflitto d’interesse”. E ancora. “Mediaset fa da megafono alla voce del padrone” e “i notiziari Mediaset sono indegni per l’informazione di un Paese democratico”.
“Una parte del Paese crede ancora alle promesse senza senso di Berlusconi e delle sue tv” tuonava ancora Fico. “Assurdo che Berlusconi abbia ancora potere di parola per fare il male dell’Italia”. Denunciando poi gli inciuci tra il Cavaliere e Matteo Renzi: “Renzi e Berlusconi al largo del Nazareno hanno siglato un accordo segreto sulla svendita di Raiway al gruppo Mediaset. Una ruberia, ma noi ci opporremo”. “Denuncio, denuncio e denuncio quello che sta accadendo sotto gli occhi indifferenti di tutti: la svendita del bene pubblico Raiway a Mediaset”. Infine, “ci troviamo di fronte a plurime violazioni di legge e a una evidente e ingiustificata predilezione del governo Renzi nei riguardi di Mediaset”. E oggi, cosa dice invece Fico?
“Mediaset è un’azienda italiana e come tale va tutelata. È strategica nel campo della comunicazione e il Paese deve fare delle norme per difenderla”. Ma come, possibile sia davvero lui? Sì, certo, la bocca che ha pronunciato queste ultime parole è la stessa delle precedenti, quella di Fico. Con la differenza che nel frattempo quel Silvio Berlusconi demonizzato in passato è diventato un prezioso alleato per il governo giallorosso, l’assicurazione di arrivare alla fine della legislatura senza capitomboli precoci. E allora, tutto sommato, si può anche difendere Mediaset e chi la gestisce. Tanto ormai hanno capito tutti cos’è diventato il M5S.
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