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Coronavirus, emendamento contro gli speculatori: stop alle aste delle case per 4 mesi

Pubblicato il 07/03/2020 10:08

Si sa che c’è una brutta tendenza in Italia: durante le emergenze è facile che gli speculatori e i maghi del malaffare si mettano a sciacallare. In queste ore, c’è chi ha pensato a tutelare un settore particolarmente delicato, cioè quello delle aste delle case. In questa fase di emergenza causata dal Coronavirus, la proposta, portata avanti dal senatore 5 Stelle Daniele Pesco, e sottoscritta da Gianluigi Paragone, è di bloccare le aste immobiliari fino a quattro mesi, perché rischiano di trasformarsi “in un Giubileo dello speculatore”. Un insieme di associazioni ha sottoposto il problema a un gruppo di parlamentari, il quale ha subito lavorato a un emendamento da inserire nella conversione in legge del decreto legge Coronavirus di lunedì, o in altro decreto legge a sostegno dell’attività giudiziaria.

La bozza, come spiega Andrea Greco su Repubblica, chiede di “sospendere fino al 30 aprile 2020 le vendite nei procedimenti esecutivi immobiliari”, e chiede ai battitori d’asta “di fissare il nuovo termine per presentare le offerte e la gara conseguente entro quattro mesi dalla data originaria”. I ragionamenti sottostanti sono due. Uno, che le famiglie di proprietari morosi sul mutuo – decine di migliaia ormai, come mostra il boom delle aste dal 2018 – hanno oggi ben altro da fare, stretti tra l’emergenza sanitaria e i suoi gravami economico-finanziari che provare a recuperare le loro case in asta (così ancor più in balia del compratore marginale).

L’altra è che, mancando incredibilmente una misura che imponga la tracciabilità dei soldi usati per comprare immobili in asta – spesso soldi in nero – non pare oggi il caso di fare un assist ad evasori né a riciclatori. Anche il senatore Gianluigi Paragone si è schierato subito a favore di questa proposta, essendo quello delle aste immobiliari un suo tema storico, tanto migliaia di persone hanno trovato in lui un punto di riferimento per vedere tutelati i propri diritti.

Stando all’ultimo Rapporto sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, al 31 dicembre 2019 sono stati rilevati 23.904 immobili messi all’incanto. Dal Rapporto rispetto all’anno precedente l’aumento degli immobili all’asta è stato del 25%. Questa tendenza rappresenta una vera piaga per molti cittadini e dà la misura della gravità della situazione. Gli speculatori, appunto, guadagnano sul dolore di centinaia di famiglie. E ci guadagna anche lo Stato, ecco perché per molto tempo ha chiuso gli occhi…

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