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“Fanpage non lo ha pubblicato”. L’accusa dell’ex socio del deputato: “Avevamo denunciato tutto, ma…”

Pubblicato il 25/11/2022 09:37 - Aggiornato il 25/11/2022 12:06

Uno scandalo che sarebbe potuto venire alla luce prima ma che è stato “oscurato”; questa la denuncia fatta raccolta dalla testata La Verità, in un articolo firmato da Paolo Gianlorenzo, e avanzata da Sambare Soumaila e Alfa Berry, i primi due braccianti a scoperchiare il vaso di Pandora rivelando cosa succedeva davvero nelle cooperative gestite dalla famiglia di Aboubakar Soumahoro. “In passato abbiamo denunciato, hanno bloccato la nostra intervista, ora invece la stanno usando contro di lui e ci chiamano continuamente”. Sambare ha infatti spiegato di aver già raccontato tutto in passato alla testata Fanpage, svelando in particolar modo cosa non tornava “nella raccolta fondi”. Dichiarazioni che, però, secondo il bracciante non sarebbero mai state rese pubbliche: “Il direttore ha detto di dover verificare le fonti e poi non se n’è fatto più nulla”. (Continua a leggere dopo la foto)

Al centro della storia, ricostruita in questi giorni dopo l’esplosione dello scandalo che ha visto coinvolto Soumahoro, c’è una raccolta di fondi per il Covid. Come riassunto dalla Verità, “tutto ha inizio nel 2019, quando nel Foggiano arriva Soumahoro. Ha intuito di avere carisma e di avere un seguito importante. Lo stipendio del sindacato Usb è dignitoso ma non basta. Suocera e compagna già sono ricche e lui non può essere da meno”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per fare incetta di iscritti, togliendoli proprio da quell’Usb che fino a poco prima gli dava lo stipendio, Soumahoro “si è affidato a Soumaila Sambare e Alfa Berry”. Dopo qualche anno però, nel 2021, proprio Sambare “si accorge che Soumahoro è troppo ambizioso. Non aiuta i braccianti ma li usa per i suoi personali tornaconti. Lui e Berry decidono di scrivere una lettera aperta, consegnata a Fanpage nella speranza di vederla pubblicata”. Contente accuse pesanti. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel testo i due “accusano Soumahoro di aver messo su squadre di picchiatori”. Un vero e proprio “clima di terrore” che aveva portato alla fuga “di tutti quelli che avevano provato a dare una mano”. Una lettera saltata fuori, però, soltanto oggi, quando già altri scandali avevano travolto il deputato eletto con Sinistra Italiana.

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