Per ben 24 notti ha dormito all’interno della propria auto, in pieno inverno. Poi Sergio Scalabrin, imprenditore edile del comune di Selvazzano, in provincia di Padova, ha deciso di presentarsi in municipio, stanco di un’ingiustizia che va avanti ormai da tanto, troppo tempo. L’uomo, come ricostruito dalla testata Il Mattino, è finito in strada dopo il fallimento della propria azienda e dopo la vendita all’asta dell’alloggio nel quale si era nel frattempo stabilito.
Così Sergio, accompagnato dal presidente di Confcontribuenti Veneto Alfredo Belluco, ha deciso di bussare alle porte del municipio e presentare una diffida nei confronti del sindaco Giovanna Rossi affinché provveda a trovargli una sistemazione consona alle sue esigenze e possibilità economiche. Una storia, la sua, che nel giro delle scorse settimane aveva già fatto il giro dei social, scantenando rabbia e polemiche tra gli utenti.
“Scalabrin ha trascorso 24 notti in macchina – ha spiegato al Mattino Belluco – come soluzione abitativa il Comune gli ha proposto di trasferirsi a 20 chilometri da Selvazzano, in un B&B a Rovolon, al costo di 450 euro al mese a suo carico quando la sua pensione è di 480 euro. Una proposta inaccettabile. Se non troveremo risposta entro 3 giorni faremo una segnalazione all’autorità giudiziaria e all’Onu”.
Secondo Belluco, l’imprenditore sarebbe invalido all’80% e soffrirebbe di alcune patologie, che potrebbero aggravarsi in caso dovesse continuare a trascorrere in macchina le sue notti. Per questo ha invocato il rispetto della legge 833/1978 che indica come responsabile della salute pubblica dei cittadini il loro sindaco.
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