x

x

Vai al contenuto

“Ecco perché rendono il Covid più pericoloso”: lo studio pubblicato su Medicine che rivoluziona quello che sapevamo sulle mascherine

Pubblicato il 03/05/2022 11:48 - Aggiornato il 07/12/2022 17:52

Un’emergenza che ha colto il mondo alla sprovvista, quella legata all’improvvisa diffusione del Covid-19. Che ha causato, stando ai dati ufficiali diffusi dalle autorità sanitaria, oltre 228 milioni di infezioni in tutto il pianeta, con un tasso di mortalità attorno al 2%. E di fronte alla quale tutti i governi sono stati concordi almeno su un punto: la necessità di ricorrere alle mascherine protettive, obbligando i cittadini a coprire naso e bocca per limitare la diffusione del virus. Ma questa strategia è davvero stata efficace? O è possibile che abbia avuto addirittura effetti dannosi sulla popolazione? Una domanda alla quale ha tentato di rispondere uno studio svolto negli Stati Uniti e dai risultati decisamente sorprendenti.

La ricerca, pubblicata sul portale scientifico Medicine, è stata realizzata sulla popolazione dello Stato del Kansas, negli Usa, in un lasso temporale compreso tra il 1 agosto e il 15 ottobre 2020. Perché proprio in quella zona? Perché le autorità locali erano state lasciate libere di adottare o meno leggi sull’obbligo di mascherine, dando così vita a un quadro decisamente eterogeneo in cui, di città in città, ci si trovava a fare i conti con regole diverse. In questo modo è stato possibile confrontare i dati di zone in cui le mascherine erano obbligatorie, obbligatorie solo in alcuni luoghi specifici o non obbligatorie.

Per riuscire a raggiungere dei risultati, i ricercatori hanno incrociato i dati sulla mortalità in eccesso tra la popolazione, sui ricoveri e sui decessi legati al Covid e sul tasso di infezione all’interno delle varie zone. Dove possibile è stato svolto anche un “controllo negativo”: gli stessi dati sono stati verificati anche in degli archi temporali successivi, per capire se a pesare sulla mortalità possano essere stati fattori come gli ospedali intasati in determinate settimane o l’esplosione di improvvise ondate. Il risultato? “Al contrario di quanto si crede comunemente, non è vero che l’utilizzo di mascherine porta a un calo nei contagi e, di conseguenza, anche nel numero di decessi”.

Addirittura, nelle contee con obbligo di mascherina è stato riscontrato un tasso di mortalità superiore, con un tasso di rischio più alto di circa 1,52. La causa? Non è possibile stabilirlo con certezza, ma i ricercatori hanno ipotizzato che a pesare possa essere il cosiddetto “Effetto Foegen”, ovvero la reinalazione di goccioline ipercondensate o virioni puri catturati dalle mascherine anti-Covid. Particelle virali che il nostro organismo, normalmente, espellerebbe. E che però finiscono per rimanere catturate dalle protezioni per il viso e tornano così indietro. Aumentando il rischio di conseguenze gravi per chi viene colpito dal virus.

Ti potrebbe interessare anche: Paragone e Italexit superano Calenda e Azione e diventano il sesto partito d’Italia