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Di Maio e Speranza accettano il blocco dell’Oms alla giustizia italiana

Pubblicato il 01/12/2020 11:49

Cosa diranno ora Luigi Di Maio e Roberto Speranza a proposito del caso-Oms sollevato da Report? I fatti emersi sono gravi, gravissimi: un dossier che evidenziava i ritardi dell’Italia sul fronte sanitario, con il piano pandemico fermo addirittura al 2006 e mai aggiornato, fatto sparire dal coordinatore dell’organizzazione Ranieri Guerra per non creare grattacapi all’esecutivo. Il tutto in un momento in cui proprio il nostro Paese veniva indicato come modello da imitare nell’affrontare il Covid-19 dagli altri Stati. Senza che si sapesse, però, come stavano davvero le cose.

Di Maio e Speranza accettano il blocco dell'Oms alla giustizia italiana.

Ecco, allora, che il dossier “An unprecedented challenge – Italy’s first response to COVID-19” a cura di un team di ricercatori della divisione europea dell’Oms era apparso e poi scomparso nel giro di 24 ore. Su ordine preciso di Guerra stesso, che aveva nel frattempo fatto pressioni pesantissime (con tanto di minacce di licenziamento agli autori del documento, come evidenziato da Report) affinché il testo fosse modificato per nascondere la verità: la nuova versione indicava che il piano pandemico italiano era stato “aggiornato nel 2016”. Tutto falso. Il pdf era in realtà lo stesso del 2006, “truccato” alla meno peggio per evitare di far fare una pessima figura al nostro esecutivo in un momento molto delicato per il Paese.

Di Maio e Speranza accettano il blocco dell'Oms alla giustizia italiana.

Guerra, come evidenziato dal servizio andato in onda su Rai Tre, avrebbe minacciato direttamente il coordinatore dei ricercatori Oms Zambon per far modificare il documento nascondendo ogni magagna. E si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti che chiedevano perché l’Oms, teoricamente organizzazione indipendente, fosse diventata “la foglia di fico del governo italiano”, espressione contenuta in una mail scritta dallo stesso Ranieri Guerra. Un caso sul quale ha puntato ora i riflettori la Procura di Bergamo, che indaga per epidemia colposa. E che però si è trovata a scontarsi con l’immunità di cui godono i ricercatori, invitati tra l’altro dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a non testimoniare.

Di Maio e Speranza accettano il blocco dell'Oms alla giustizia italiana.

Di fronte ai tentativi dell’Oms di ostacolare il corso della giustizia, la Procura ha così scritto direttamente ai ministri Di Maio e Speranza per capire l’effettiva esistenza di questa immunità e se questa possa essere estesa anche a dei semplici ricercatori dell’organizzazione. Al momento, senza ricevere chiarimenti in merito. A pensar male si farà anche peccato, ma viene naturale ipotizzare che la sparizione di quel famoso dossier abbia fatto parecchio piacere all’esecutivo, che si risparmiò così un’ondata di critiche potenzialmente devastante. Non è che, ancora oggi, è nell’interesse di tanti coprire l’accaduto? Non è forse il caso che Di Maio e Speranza chiariscano ufficialmente la vicenda? In un Paese normale, sarebbe anche il caso che il titolare della Salute prenda in considerazione l’ipotesi dimissioni. In un Paese normale, appunto, dove i documenti”scomodi” non spariscono nel nulla.

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