Non sembra essere proprio un momento felice, questo, per Luigi Di Maio. Costretto a fare i conti con una nettissima bocciatura alle ultime elezioni politiche e con un futuro che, a sorpresa, non sembra più così tracciato. Sì perché dopo le prime indiscrezioni che volevano l’ex ministro degli Esteri pronto a ricoprire il ruolo di inviato speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico, ora invece dalle parti di Bruxelles sembra stiano sorgendo parecchi dubbi circa la bontà di questa scelta. In tanti, secondo la testata francese Le Monde, avrebbero già storto il naso di fronte a un eventuale incarico a Di Maio. E così, anche se ufficialmente non sono state ancora prese decisioni ufficiali, la nomina potrebbe essere già a rischio. (Continua a leggere dopo la foto)
Le Monde ha citato un diplomatico in forma anonima, che avrebbe fatto notare ai colleghi a Bruxelles come “le sue competenze di Di Maio, soprattutto la sua conoscenza da debuttante dell’inglese e la sua scarsa esperienza nel Golfo, rendono curiosa questa scelta”. Da par suo, il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) ha rimarcato che “non è stata presa alcuna decisione”. (Continua a leggere dopo la foto)
Sulla possibilità di un incarico a Di Maio si era subito palesata la contrarietà del governo italiano. Antonio Tajani, neo ministro degli Esteri, ha fatto presente come “si tratta di una proposta del governo precedente, non di questo”. Per Maurizio Gasparri “non ci sarebbe soltanto un gigantesco conflitto di interesse a carico di Di Maio, ma anche un evidente coinvolgimento di organismi comunitari in discutibili condotte che non possono servire per la ricollocazione di un disoccupato della politica”. (Continua a leggere dopo la foto)
Una polemica nella quale era entrato subito a gamba tesa anche il leader della Lega Matteo Salvini: “Se Di Maio andrà a rappresentare l’Italia nel mondo non sarà a nome mio, vostro o di questo governo”.
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