E’ scontro totale fra Giuseppe Cruciani e Nicola Porro a Quarta Repubblica. E il tema del contendere è il tanto discusso Fleximan, l’uomo che abbatte gli Autovelox. E che divide l’opinione pubblica fra chi lo considera un eroe moderno e chi invece è contrario alle sue scorribande. Sui social la meggioranza degli utenti sembra essere dalla sua parte. Ma Nicola Porro non è d’accordo. “Io penso che non si possa violare la legge. Per quanto sia un sopruso, io a Bologna andrò a 30 km l’ora. Non sto criminalizzando, sto dicendo che chi non rispetta le leggi commette un reato. Di tutt’altra opinione il suo ospite, Giuseppe Cruciani. Che attacca con decisione questa visione di Porro. (continua dopo la foto)
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“Se chiedi all’80% delle persone che lavorano cosa pensano di Fleximan, ti diranno tutti che ha ragione”, attacca il popolare opinionista. “Questo è un fatto da registrare”. Cruciani definisce Fleximan “un moto dell’anima”, un ribelle come noi vorremmo essere senza averne il coraggio. E, per sottolineare il concetto, legge ad alta voce la lettera di un lettore al Corriere della Sera. “Fleximan è a reazione del cittadino che si sente vessato, senza prospettive, minoritario. Annichilito di fronte a poteri che percepisce altrove e che non riesce a controllare. E’ una voglia di riscatto, quella che Fleximan interpreta”. E la querelle sul moderno Robin Hood continua. In fondo, anche l’eroe di Sherwood era considerato un malvivente. Almeno dalle autorità.
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