Vai al contenuto

Conto corrente, arriva la stangata: ecco quanto e chi dovrà pagare di più (e perché)

Pubblicato il 15/11/2022 09:29 - Aggiornato il 15/11/2022 09:34

Non sono soltanto le bollette, in questi giorni, a togliere il sonno agli italiani, ai quali è stato già anticipato in ogni modo possibile quanto duro sarà l’inverno in arrivo. Il nuovo allarme che sta preoccupando le famiglie riguarda, infatti, i conti correnti, con i costi che stanno pian piano lievitando proprio nel momento in cui i saldi sui conti sono a loro volta in crescita. Come raccontato da Libero Quotidiano, secondo gli ultimi dati il 42,8 per cento dei correntisti avrebbe un saldo medio di 10 mila euro e in media gli italiani sul conto avrebbero circa 20 mila euro. Ma i prossimi mesi potrebbero farsi difficili. Facile.it ha pubblicato un’indagine che testimonia come i costi siano in crescita sia sul fronte dei conti da sportello che su quelli via web. I dati sembrano parlare molto chiaramente. (Continua a leggere dopo la foto)

Per capire gli aumenti in modo chiaro bisogna vedere l’Indicatore dei Costi Complessivi l’Icc. Stando ai dati a disposizione, nell’ultimo anno sarebbero stati rilevati aumenti che vanno dall’8 al 34 per cento, con costi che spaziano dai 27 euro ai 152 euro su base annua. (Continua a leggere dopo la foto)

A queste cifre vanno poi aggiunte quelle di gestione di carte di credito o di debito. Per quanto riguarda i giovani, in particolare, si registrano aumenti che vanno come detto dal 34 all’8 per cento. Per le famiglie l’oscillazione va dal 16 per cento a al 12 per cento. (Continua a leggere dopo la foto)

Per le famiglie con operatività elevata, si va invece da un incremento del 13 per cento per i conti allo sportello fino al 21 per cento per quelli online. Ma le brutte notizie riguardano anche i pensionati con un’operatività alta: in questo caso l’incremento è del 12 per cento per il conto tradizionale e del 22 per cento per quello online.

Ti potrebbe interessare anche: “In arrivo la sesta ondata”. Gli ipervaccinati di Israele lanciano l’allarme: e da noi c’è chi si sfrega già le mani

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure