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Conti correnti, arriva la stangata. Rincari super, ecco come evitarli e cosa controllare

Pubblicato il 07/02/2023 08:07 - Aggiornato il 07/02/2023 08:40

Come se non bastavano i rincari al supermercato, quelli sulle bollette e quelli alla pompa di benzina, ecco che gli italiani ora dovranno subire anche i rincari sui propri conti correnti. Mentre l’inflazione galoppa verso vette mai viste e gli speculatori fanno affari d’oro, i cittadini ingrassano le file dei banchi alimentari e delle mense Caritas. In questo quadro disastrato, l’ultima brutta notizia riguarda i risparmiatori italiani, e a metterla nero su bianco è Altroconsumo in un’analisi pubblicata dal Corriere della Sera. Anna Vizzari, economista senior di Altroconsumo, mettendo a confronto l’Icc (l’Indicatore dei costi complessivi annuo, standard, parametri della Banca d’Italia) del 31 gennaio scorso con quelli del 6 febbraio 2022, ha diffuso i risultati della ricerca spiegando che “i costi salgono per l’aumento dei canoni, sul conto e sulle carte di pagamento. E i tassi attivi, come prevedevamo, malgrado le premesse, ancora non si stanno adeguando alle variazioni Bce”. (Continua a leggere dopo la foto)

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E ora la domanda che si fanno tutti è: “Ma di quanto aumentano le spese di gestione?“. Già, il nodo infatti è tutto qui. Tra i conti tradizionali la crescita registrata è in media dell’ 8.65% in un anno. Non poco insomma. A resistere meglio sono state le banche online, con una media del 2,2% di rincari. Altro dato importante? I conti aperti da più di 10 anni costano 113,60 euro l’anno, mentre i conti correnti aperti nell’ultimo anno costano 64,90 euro (considerando anche quelli online). Dunque, i conti più vecchi costano il 75% in più di quelli nuovi. Ne deriva che – pur dovendo accettare qualche scomodità e qualche ora di fila allo sportello – conviene valutare seriamente la possibilità di cambiare banca, trovando sul mercato un conto più conveniente. (Continua a leggere dopo la foto)

Quale banca conviene di più?

In questo viene in nostro aiuto anche Altroconsumo, che ha fatto un elenco dei conti correnti più convenienti. Se ci basassimo su una famiglia tipo che utilizza il conto corrente per l’accredito dello stipendio, la domiciliazione delle bollette, fa una decina di bonifici su altra banca, paga 12 rate del mutuo, e fa circa 12 prelievi al bancomat, con una giacenza media annua di circa 4 mila euro… viene fuori addirittura la buona notizia che è ancora possibile trovare qualche banca che ci fa pagare zero. Quale? Per il solo uso online l’Icc è azzerato da otto banche: Sistema, Progetto, Ifis, Megliobanca, Illimity, Ing, Webank, Bbva. Per chi invece è ancora affezionato all’uso fisico, pur non perdendo i vantaggi dell’online, l’offerta migliore è quella di Sella: con 18 euro all’anno. Ma sul podio ci sono anche Ibl (21,32 euro), Banca Widiba e Unicredit (24 euro).

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